Eur, "Non vuoi collaborare a rubare...? allora dacci i soldi", in manette un 20enne ed un minore per estorsione
La vittima, appena 18enne, si è rivolto ai Carabinieri denunciando di essere ripetutamente pedinato e minacciato da alcuni coetanei che pretendevano da lui una dazione di denaro quale corrispettivo della sua mancata disponibilità a favorirli nella commissione di reati contro il patrimonio


Carabinieri stazione Eur
(AGR) I Carabinieri della Stazione di Roma Eur hanno arrestato un 20enne romano, già noto alle forze dell’ordine e un 16enne romano gravemente indiziati del reato di estorsione aggravata in concorso ai danni di un 18enne.
Il ragazzo vittima, appena 18enne, si è rivolto ai Carabinieri denunciando di essere ripetutamente pedinato e minacciato da alcuni coetanei che pretendevano da lui una dazione di denaro quale corrispettivo della sua mancata disponibilità a favorirli nella commissione di reati contro il patrimonio. In particolare, il 18enne, a cui era stata concessa una stanza dove alloggiare in cambio di un “aiuto” consistente nel perlustrare il quartiere Montagnola per fotografare e segnalare scooter e motoveicoli “appetibili”, si è poi rifiutato perché impaurito dalla presenza delle pattuglie dei Carabinieri in zona, sarebbe stato preso di mira dai due indagati.
I Carabinieri hanno perquisito i giovani recuperando gli effetti personali della vittima e rinvenendo nelle tasche del 20enne anche 11 g di hashish, nascosti in un calzino, denunciandolo anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.Il maggiorenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre il minore è stato associato presso il Centro di Prima Accoglienza di Roma.
Al termine dell’udienza presso le aule di piazzale Clodio l’arresto del ragazzo maggiorenne è stato convalidato; anche l’arresto del minore è stato convalidato dal GIP del Tribunale per i minorenni che ha disposto l’applicazione della misura del collocamento in comunità. Si precisa che i procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati devono considerarsi innocenti sino ad eventuale condanna definitiva.