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(AGR) Roma, studi medici collettivi nelle periferie urbane per la carenza di Medici di base

La carenza di medici di famiglia riguarda diverse aree periferiche, come Tor Bella Monaca, San Basilio, Corviale e Colle del Sole. Una criticità che si traduce in disservizi quotidiani e colpisce soprattutto le fasce più fragili della popolazione. Battaglia: la soluzione? studi medici collettivi

printDi :: 19 dicembre 2025 14:55
(AGR) Roma, studi medici collettivi nelle periferie urbane per la carenza di Medici di base

(AGR) L’Assessore alle Periferie Pino Battaglia interviene sulla grave carenza di medici di famiglia che colpisce diverse aree periferiche della città, come Tor Bella Monaca, San Basilio, Corviale e Colle del Sole. Una criticità che si traduce in disservizi quotidiani e che colpisce soprattutto le fasce più fragili della popolazione. 

Così in una nota: “In alcuni quartieri di Roma l’accesso al medico di base sta diventando sempre più complesso. Una criticità che non deve tradursi in nuove forme di discriminazione. Non è accettabile che chi vive già in condizioni di maggiore fragilità sia ulteriormente penalizzato. I diritti devono essere garantiti a tutti e, sul terreno della salute, non possono esistere disuguaglianze. Inoltre, i dati sui pensionamenti e sul numero insufficiente di nuovi medici - prosegue Battaglia - ci dicono chiaramente che siamo di fronte a un problema strutturale. Ma ciò che più preoccupa è il rischio che si crei una sanità a due velocità: una per chi vive nei quartieri centrali e una, più debole, per chi abita nelle periferie”.

 
Accanto al tema della carenza di professionisti, emerge anche quello della difficoltà di insediamento nei quartieri più complessi, legata spesso a una percezione di scarsa sicurezza. “È un nodo che va affrontato con risposte concrete – sottolinea l’Assessore – perché nessun territorio deve essere considerato “meno adatto” a garantire servizi essenziali come la medicina di prossimità”.

Per questo l’Assessorato alle Periferie intende sollecitare la Regione Lazio a valutare strumenti e interventi capaci di favorire l’apertura di studi medici collettivi nelle aree periferiche. “Strutture condivise, sicure e adeguate - spiega Battaglia - possono rappresentare una soluzione efficace sia per i professionisti, che non restano isolati, sia per i cittadini, che tornano ad avere la certezza di un presidio sanitario vicino casa”.

L’iniziativa si inserisce all’interno di un programma più ampio di investimenti e politiche di sviluppo territoriale di lungo periodo già in corso nelle periferie romane. “Gli investimenti che stiamo portando avanti nelle periferie - dalla riqualificazione degli spazi pubblici agli interventi infrastrutturali - sono una premessa indispensabile, ma da soli non bastano. Per migliorare le condizioni di vita nei quartieri è necessario accompagnare questi interventi con politiche mirate sui diritti fondamentali, a partire dalla salute. Occorre portare nelle periferie di Roma le opportunità per riscattarle dalla condizione di disagio che hanno vissuto negli ultimi anni”.

studi medici foto archivio AGR by pixabay

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