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Giacobinismo, un pericolo mortale per la libertà

Uno dei canoni del giacobinismo odierno, i cui rappresentanti del popolo non lo rappresentano in liberta' ma sono soggetti alla supervisione di vertici non bene individuati e individuabili. Nella piattaforma Rousseau, ad esempio, dove gli iscritti decidono con un like le scelte politiche

printDi :: 05 maggio 2022 16:40
Giacobinismo, un pericolo mortale per la libertà

(AGR) di Ruggero Cametti

I giacobini sono coloro che sostengono idee improntate a estremismo intransigente; ad avere una mentalita' giacobina e' l'estremista massimalista, radicale e rivoluzionario.Il termine nasce durante la rivoluzione francese e si distinguono dai girondini perche' contrari a liberismo ed al federalismo, sostenendo invece lo statalismo, la democrazia e il centralismo. Si ispiravano ad alcuni illuministi ma nella prassi ideata da alcuni rivoluzionari quali Marat, Robespierre e Saint Just. Successivamente sia Lenin che Gramsci sostennero il rapporto di derivazione tra giacobinismo e bolscevismo.Oggigiorno il termine viene usato come una opinione democratica esaltata o settaria. Il giacobino e' fautore della giustizia sommaria e portatore di una logica del sospetto nei confronti dell'oppositore politico che diventa nemico da combattere fino alla distruzione in un'ottica intollerante , giustizialista e “manettara”.

 
Come si vede l'atteggiamento giacobino attraversa quasi tutti gli schieramenti politici e, purtroppo, larghi settori dell'informazione. Recentemente i grillini hanno proposto un disegno di legge costituzionale per l'abolizione del divieto del vincolo di mandato imperativo. Tale riforma farebbe perdere al nostro sistema la qualifica di democrazia rappresentativa. E' uno dei canoni del giacobinismo odierno, per cui i rappresentanti del popolo non rappresentano questo in liberta' ma sono soggetti alla supervisione di vertici non bene individuati e individuabili o a qualche piattaforma rousseau , in cui un ristretto numero di iscritti decide con un like la linea da seguire per votare nelle assemblee parlamentari.

Un esempio del giustizialismo promanante dal mondo dell'informazione si e' avuto nei giorni scorsi per l'intervista di un canale TV al ministro degli esteri russo Lavrov. Alcuni giornalisti si sono scagliati violentemente contro il conduttore dell'intervista, anche se contrastati con veemenza da altri quali Mieli e Sansonetti i quali hanno difeso e valorizzato la liberta' della professione. E' questa la conseguenza del moderno giacobinismo : un pericolo mortale per la liberta'.

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali.

Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

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