Alla presenza del Ministro degli Affari Esteri, onorevole Franco Frattini

Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione la scienza e la cultura
Nel suo intervento, il Ministro Frattini ha dichiarato: “La ricostituzione della Commissione Italiana per l’UNESCO è segno del forte legame esistente nel nostro Paese tra politica, anche estera, e cultura. Le Commissioni nazionali hanno un ruolo importantissimo di raccordo tra l’UNESCO e le realtà nazionali, un ruolo di volano propulsivo, un foro di dialogo per eccellenza tra le istituzioni e la società civile.”
E ancora: La cultura è strumento di crescita e di sviluppo, le industrie culturali sono attori di un processo virtuoso di rilancio delle economie, ma anche di valorizzazione delle diversità culturali come elemento di ricchezza sociale. L’Italia sta facendo della creatività un punto di forza, da valorizzare anche all’estero. Attraverso la cultura, il design, l’arte l’Italia può portare oltre confine un messaggio di pacificazione sociale, promuovendo le diversità culturali e territoriali, anche produttive, del Paese.”>
- La Commissione Naziona Italiana per l’UNESCO è inquadrata nel Ministero degli Affari Esteri ed è stata istituita con Decreto Interministeriale l’11 febbraio 1950, due anni dopo l’ingresso dell’Italia nell’Organizzazione. La sua composizione è stata regolamentata e aggiornata con una serie di decreti successivi, rimanendo a lungo sostanzialmente aderente allo schema originale. La neo-nominata Commissione è invece frutto di una riforma deliberata con il Decreto interministeriale del 24 maggio 2007: le principali novità consistono nella riduzione dei suoi membri di un terzo, che vengono affiancati da un panel di esperti a seconda dei campi d’interesse, e in una composizione che rispecchia meglio l’articolazione funzionale e tematica dell’UNESCO.
- L’UNESCO è nata al termine della II° guerra mondiale con il compito di diffondere la pace attraverso i suoi tre ambiti di competenza: l’educazione, la scienza e la cultura (“Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace” recita il suo Atto Costitutivo). L’ organizzazione ha visto poi nel tempo estendere la sua missioni pacifista ai diversi fattori che contribuiscono al benessere dei popoli, del pianeta e delle sue ricchezze: tra questi lo sviluppo sostenibile, la salvaguardia delle culture e delle identità tradizionali, l’accesso all’istruzione, la divulgazione della scienza.
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