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Sicurezza stradale, "stop al Codice della strage" cittadini in piazza in tutt'Italia, dove e quando la protesta

Flash mob e proteste in tutte le città. “In Italia ci rendiamo conto del grave problema della sicurezza stradale solo se ci tocca una tragedia da vicino. È un fatto storico che tante persone chiedano strade sicure per tutti e tutte” ha dichiarato il fratello di Michele, un ciclista ucciso nel 2017

printDi :: 10 marzo 2024 20:17
Roma stop al Codice della strage

Roma stop al Codice della strage

(AGR) Flash mob, presidi, biciclettate, attraversamenti pedonali in tutta Italia, per dire “Stop al Codice della Strage”. Ieri e oggi ci sono state decine di manifestazioni, centinaia di persone si sono mobilitate a Roma, Milano, Napoli, Lecce, Firenze, Cagliari, Modena, Padova, Pordenone, Trento, Treviso, Udine, Trieste, Reggio Emilia, Aosta, Alessandria, Ascoli, Fano, Pesaro, Pomigliano D’Arco (Na), Jesi (An), Lodi, Bresso (Mi), Chieri (To), Monza.

Domani, lunedì 11 marzo, si scenderà in piazza a Genova, Lecco e Parma.

 
Martedì 12 marzo si manifesterà a Torino, Bologna, Perugia, Ferrara e Varese.

Mercoledì 13 marzo ci sarà una mobilitazione a Domodossola. 

Le manifestazioni sono organizzate dalle associazioni familiari delle vittime sulla strada e altre associazioni della piattaforma #città30subito contro il nuovo Codice della Strada voluto dal Ministro Salvini e in discussione in Parlamento, che riporterà indietro l’Italia di 40 anni dal punto di vista della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile e la allontanerà ancora di più dagli altri Paesi europei dove i livelli di mortalità per incidenti stradali e per inquinamento sono già inferiori a quelli italiani.

“Il nuovo codice della Strada, in discussione alla Camera, è un grande passo indietro per l’Italia, che ha uno dei tassi più alti in Europa per numero di vittime della violenza stradale – dichiara Marco Scarponi, fratello di Michele, ciclista ucciso dalla nel 2017 e presidente della Fondazione Scarponi -. In questo Paese non si parla mai di sicurezza stradale, solo se ci tocca una tragedia da vicino ci rendiamo conto di questo enorme problema. È un fatto storico e importante che tante persone chiedano strade sicure per tutti e tutte: per chi si muove a piedi o in bici, ma anche per chi è al volante”.

Da martedì 12 marzo alla Camera partirà la discussione finale verso l’approvazione in prima lettura delle modifiche al Codice della Strada, che peggiorerà il livello di tutela della vita umana nelle nostre città: sulle strade urbane ci saranno più automobili e camion che potranno viaggiare più veloci e senza limitazioni e controlli, diminuiranno gli spostamenti a piedi e in bici, aumenteranno le persone uccise o ferite gravemente (alla guida di auto, a piedi, in bici), ci sarà più traffico e, quindi, crescerà l’inquinamento e aumenteranno le patologie respiratorie e cardiovascolari.

La riforma, infatti, ha un impianto molto chiaro, debole coi forti e forte coi deboli: da una parte, meno regole, meno limitazioni, meno controlli, meno sanzioni e più libertà di circolare e andare veloci nelle città per auto, moto, camion merci, ecc.; dall’altra parte, regole più restrittive, meno spazio in strada e quindi, meno sicurezza per i veicoli più leggeri e gli utenti più vulnerabili, cioè pedoni, ciclisti, micromobilità, bambini, anziani, disabili. È perciò una riforma contro la sicurezza stradale, con limiti di velocità più alti, restrizioni all’uso di autovelox e controlli automatici in generale, nessun intervento reale sulla distrazione alla guida; una riforma contro la mobilità sostenibile, con uno stop immediato alla realizzazione di nuove corsie ciclabili urbane e una sola multa per chi viola le aree pedonali anche più volte al giorno; una riforma contro i Comuni, con nuovi regolamenti e decreti ministeriali che decideranno se, come e dove le città possono usare leve come ZTL, telecamere, sosta regolamentata, etc.

 Il nuovo Codice della Strada 

> diminuisce la sicurezza stradale 

> boicotta la mobilità sostenibile 

> indebolisce i Comuni 

> rende più difficili i controlli per velocità e sosta abusiva 

> rende possibile l’aumento dei limiti di velocità

> diminuisce le multe per i limiti di velocità e transito in ZTL e aree pedonali

Il nuovo Codice della Strada boicotta le Zone a Traffico Limitato e le Aree Pedonali, lega le mani ai Comuni per creare ZTL, aree pedonali, installazione telecamera per controllo velocità, regolamentare la sosta. Il nuovo Codice della Strada aumenta la Sosta libera penalizzando residenti e le  auto di persone disabili.

Ed ancora, il nuovo Codice della Strada boicotta l’uso della bici nelle città italiane:

> blocca la realizzazione di nuove  corsie ciclabili in attesa di un regolamento che sarà scritto all’interno del Ministero

> restringe la possibilità del doppio senso di marcia per le bici

> riduce la funzionalità le case avanzate, infatti viene sostituita da una zona di attestamento ciclabile ammessa solo su carreggiate con un’unica corsia per senso di marcia e solo se c’è una pista o corsia ciclabile;

> eliminando la segnaletica orizzontale rende le strade ciclabili meno sicure

> annulla la clausola “salvaciclisti” del “metro e mezzo” 

> crea confusione con l’introduzione di nuove Zone Ciclabili 

> obbliga i ciclisti a casco e targa in contrasto con tutte le normative europee e mondiali

Per fare pressione sui deputati da tre giorni è in atto un’azione di mail bombing contro la revisione del codice della strada: finora sono state inviate oltre 6 mila mail da cittadini e cittadine ai parlamentari eletti nelle diverse Regioni italiane.

"Gentili onorevoli, siete ancora in tempo per salvarmi la vita": inizia così la lettera inviata dagli attivisti ai parlamentari contro la revisione del codice della strada, ribattezzato 'codice della strage'. 

Centinaia di esperti del settore (urbanisti, architetti, ingegneri, avvocati, esperti di politiche pubbliche, etc) hanno inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini per esprimere la propria profonda preoccupazione per l’involuzione che il Paese sta subendo sui temi della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile.

DATI DELLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA

Il 73% degli incidenti in Italia avvengono sulle strade urbane. 

Le principali cause degli incidenti mortali in città:
23% velocità
20% distrazione
17% strisce pedonali non rispettate
14% altre mancate precedenze

Una persona investita da una auto che viaggia a 30 km/h ha il 90% in più di probabilità di sopravvivere rispetto a una persona investita da un’auto che corre a 50 km/h

Il 94% degli incidenti è imputabile a persone alla guida di veicoli a motore 

L’80% dei morti nelle città sono utenti vulnerabili persone a piedi, in bici, bambini, anziani

3.159 morti totali in incidenti stradali nel 2022, un dato in aumento sulle strade urbane rispetto al pre-covid (2019) 

16 morti in incidenti con monopattini 15 morti in incidenti con trattori agricoli 

violazioni contestate dalla Polizia Stradale a giovani di 18-24 anni nei primi cinque mesi del 2023:
31% distrazione, 29% velocità, 5% alcol e droga 

Fonti: ISTAT-ACI 2022; Polizia stradale 2023; OMS-FIA-WB 

Secondo l’analisi di Andrea Colombo, consulente legale, esperto di mobilità e sicurezza stradale, le criticità più gravi del nuovo Codice della Strada 

Una legge dannosa perché diminuisce la sicurezza stradale: garantisce più velocità e meno autovelox, non prevede nessun intervento reale su distrazione alla guida e mancate precedenze (nel complesso le prime tre cause di incidenti in Italia); in generale, restringe la possibilità di fare controlli e multe 

Una legge anacronistica perché boicotta la mobilità sostenibile:  rende difficile la realizzazione di ciclabili, zone a traffico limitato (ZTL) e isole pedonali nelle città, indebolisce la sosta regolamentata e la possibilità di installare autovelox o altri strumenti per controllare automaticamente la velocità nelle strade in cui avvengono più infrazioni 

Una legge che indebolisce i Comuni: restringe l’autonomia dei Comuni italiani, rafforzando il centralismo perché delega a regolamenti e decreti ministeriali la decisione di se, dove, come e quando realizzare ZTL, ciclabili, sosta regolamentata, controlli con telecamere, limiti di circolazione, etc.

NUMERI SULLA SICUREZZA STRADALE

In Italia c’è un grande problema di sicurezza stradale: ogni giorno 9 persone vengono uccise dalla violenza stradale. Nel 2022 si sono verificati 165.889 collisioni stradali (454 al giorno) che hanno comportato 223.475 feriti (612 al giorno) e 3.159 vittime (9 al giorno). Le principali cause di scontro stradale sono la distrazione (15%), il mancato rispetto della precedenza (13,7%) e l’eccesso di velocità (9,3%). Circa il 73% degli scontri stradali avviene su strade urbane dove vi è la presenza di diversi utenti della strada. 

3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019. 223.475 sono stati i feriti. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent'anni.

Una situazione, quella italiana, che è un’anomalia in Europa: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (Fonte: Commissione Europea 2022), dato in crescita rispetto all’anno precedente.

L’Iniziativa  “STOP AL CODICE DELLA STRADA” è promossa e organizzata a livello nazionale da FEVR - Federazione Europa delle Vittime di Violenza Stradale, AIFVS - Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA A.P.S. e la piattaforma #CITTÀ30SUBITO - Legambiente, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Clean Cities Campaign, ASviS, Amodo, Fondazione Michele Scarponi, Associazione Lorenzo Guarnieri, Fondazione Marco Pietrobono, Fondazione Luigi Guccione e Vivinstrada. Con il supporto di molte altre organizzazioni a livello locale in tutto il territorio italiano.

LE MANIFESTAZIONI

venerdì 8 marzo: Teramo

sabato 9 marzo: Firenze, Napoli, Bari, Cagliari, Aosta, Alessandria, Ascoli, Bresso (MI), Chieri (TO), Fano, Pesaro, Lodi, Modena, Padova, Pordenone, Trento, Treviso, Udine, Reggio Emilia

domenica 10 marzo: Roma, Milano, Bari, Jesi (AN), Lecce, Monza, Pomigliano D’Arco (NA), Trieste

lunedì 11 marzo: Genova, Lecco, Parma

martedì 12 marzo: Torino, Bologna, Perugia, Ferrara,  Varese

mercoledì 13 marzo: Domodossola

Capoluoghi di Regione

TORINO

Martedì 12 marzo ore 07:30-10:30 - Stazione Torino Porta Nuova lato Piazza Carlo Felice (Corso Vittorio Emanuele)

L'evento di mobilitazione prevede un presidio e due flash mob: una ciclabile umana e un die-in lungo le strisce di  attraversamento pedonale, durante i tempi verdi del semaforo pedonale. Durante questi flash mob, i partecipanti si posizioneranno lungo le strade per creare una rappresentazione visiva dell'importanza della sicurezza stradale per tutta l'utenza. Il presidio servirà anche come momento di volantinaggio e comunicazione dell'iniziativa

La mobilitazione torinese è organizzata da “Torino 30”, campagna di sensibilizzazione sui benefici di Città 30 promossa da FIAB Torino Bike Pride, Fridays For Future Torino, Future Parade, Acmos, FIAB Torino Bici & Dintorni, Eco dalle Citta', Toroller Collective, Extinction Rebellion Torino, Legambiente Metropolitano, Legambiente Molecola, Legambiente Piemonte  e Valle d'Aosta, Legambiente GreenTO, Live the bike, Ecoborgo Campidoglio, Comitato Torino Respira.

Contatti per la stampa Flavio Vallarelli, 333.7611052, Toroller Collective Massimo Tocci, 333.6384797, FIAB Bici & Dintorni - Ammj Traore 335.1765258, FIAB Torino Bike Pride - Milo Cuniberto, 348.2298799, FIAB Torino Bike Pride

BOLOGNA

Martedì 12 marzo, alle 18:30 - in via Saragozza

Creeremo una catena umana per difendere la corsia ciclabile di via Saragozza dalla sosta selvaggia delle auto e per chiedere a Governo e Parlamento di fermare la riforma del Codice della strada.

A cura di Salvaiciclisti Bologna, Monte Sole Bike Group Fiab Bologna, Efesta APS

Contatto stampa Fabio Bettani, cell. +39 335 670 7269 (Salvaiciclisti Bologna)

GENOVA

Lunedì 11 Marzo ore 18:30 -  presso la Prefettura di Genova

Appuntamento in Piazza De Ferrari alle 18:00 per chi è sulla bici o con altri mezzi di micromobilità per raggiungere l'altro appuntamento. Sotto la prefettura di Genova per tutti gli altri. Indosseremo tutti qualcosa di rosso e ci sdraieremo davanti alla prefettura per simulare la strage quotidiana che bisogna fermare immediatamente insieme col codice della strage.

Elenco associazioni aderenti: genovaciclabile, Fiab Genova, Legambiente Liguria, Triciclo Bimbi a basso impatto, Cittadini Sostenibili, Greenpeace Gruppo Locale Genova, Friday for Future, Famiglie senz'auto, Comitato San Fruttuoso, Comitato Pegli Bene Comune, Comitato Lungomare Canepa, Comitato Rivarolo, Associazione Comitato Acquasola, Ecoistituto Genova e Reggio Emilia, Federazione Ciclistica Italiana - CR Ligure, Genova cammina, Genova solving for all, Circoliamo Sampierdarena, Comitato Tutela ambiente centro ovest, Bicibusauro, Fiab Tigullio Vivinbici, Medici per l'ambiente (ISDE, Genova), Monte Gazzo Outdoor, Boom Biofficina Maddalena

Contatti per la stampa Alessandra Repetto, 347 3698522, genovaciclabile - Fulvio Rapetti, 328 2194604, Federazione Ciclistica Italiana - CR Ligure

PERUGIA

Martedì 12 marzo, dalle 18 - Piazza Italia 11
Flash mob e presidio davanti Prefettura per protestare contro le modifiche proposte dal Nuovo Codice della Strada.

A cura di: Fiab Perugia Pedala Aps - Circolo Legambiente Perugia E Valli Del Tevere - Legambiente Umbria - Associazione Andrea Nardini

Contatto per la stampa Paolo Festi 340468507 FIAB Perugia Pedala APS

ALTRE CITTÀ (ordine alfabetico)

DOMODOSSOLA

Mercoledì 13 marzo ore 18 -  Sala CST in via Canuto, 12 

Incontro pubblico di presentazione delle proposte di modifica del Cds e della posizione di FIAB. A cura di FIAB VERBANO CUSIO OSSOLA

Contatto per la Stampa Massimo Di Bari 3245421507 associazione: FIAB Verbano Cusio Ossola

FERRARA

Martedì 12 marzo dalle ore 7.30 - pista ciclabile di via Comacchio

Presidio e ciclabile umana a protezione di una pista ciclabile occupata da auto in sosta per recarsi al bar di fronte

Contatto per la Stampa Giuliano Giubelli, 3492989303, Fiab Ferrara

LECCO

Lunedì 11 marzo dalle 18 alle 19 - parcheggio Ventina via Cesare Beccaria 9

Pedalata dimostrativa lungo la prossima bike lane Linea2 prevista nel PUMS in approvazione; parteciperanno biciclette, biciclette inclusive del progetto BornToBeWildByBike con persone con disabilità a bordo, monopattini e pedoni, fino ad arrivare a P.zza Diaz antistante Comune e Stazione FS

Associazioni aderenti: Fiab Leccociclabile, Legambiente Lecco, AmbientalMente Lecco.

Contatti per la stampa Selene Mosti +39 349 246 0158 ufficiostampa@legambientelecco.it

OLBIA

Lunedì 10 marzo ore 17 - Spazio Ciclofficina, Spazio Ciclofficina Margherita Hack, a Olbia, in via Gallura 8

Discussione delle modifiche da lì partire per una camminata/pedalata critica.

Associazioni aderenti: Olbia HUB.MAT 

Contatto per la stampa Roberta Calcina +39 328 807 2963

PARMA

Lunedì 11 marzo dalle 17 alle 18 -  strisce pedonali via Emilia est nei pressi dell'ex Barilla Center

FLASHMOB dove domenica è stata uccisa una donna investita da una persona alla guida di un Suv.

A cura di Parma Bicinsieme APS FIAB PARMA

Contatto per la stampa Andrea Mozzarelli 3398123784 bicinsieme@yahoo.it

PERUGIA

Martedì 12 marzo dalle 18 - Piazza Italia 11 Perugia**

Flash mob e presidio davanti Prefettura per protestare contro le modifiche della proposta di Nuovo Codice della Strada. 

Promuovono FIAB perugia pedala aps - circolo Legambiente perugia e valli del tevere - Legambiente umbria - associazione Andrea Nardini

VARESE

Martedì 12 marzo, ore 17.30 - Piazza Monte Grappa**

Presidio mobile con cartelli  per protestare contro la proposta di Nuovo Codice della Strada

A cura di FIAB VARESE CICLOCITTA' APS con LEGAMBIENTE VARESE.

Contatto per la stampa Leonardo Savelli 3473301198

Elenco sempre aggiornato manifestazioni: https://bit.ly/Codicedellastrage-eventilocali

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