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Tredicesima, come spendono gli italiani

print16 dicembre 2004 22:35
(AGR) La tredicesima degli italiani quest’ anno vale trenta miliardi di euro. Ma i soldi che finiranno nelle tasche dei lavoratori dipendenti prima delle festività natalizie, come verranno spesi?>

Secondo l’ Istituto Eurispes, che ha rivolto alcune domande ad un campione di mille cittadini, le prospettive non sembrano rosee: la maggior parte degli italiani, 37,1 per cento, manterrà il livello di spesa in linea con l’anno precedente, il 22,2 per cento spenderà di meno e il 26,6 per cento ancora non ha deciso. La percentuale più contenuta, pari al 14,1 per cento, afferma che spenderà in più rispetto all’anno passato. Da questi primi dati, commenta l’Eurispes, si conferma la debolezza nei consumi delle famiglie italiane che non sembra scuotersi neanche con l’ avvento del Natale. Oltre la metà degli intervistati (52,2 per cento) sarà costretta a fare delle rinunce, impiegando la propria tredicesima per saldare bollette, mutui e debiti vari accumulati durante l’ anno. Circa un italiano su quattro spenderà i soldi ricevuti per l’ acquisto dei regali natalizi e quote minori di intervistati riusciranno a prenotare un viaggio (3 per cento), organizzeranno pranzi e cene (2,2 per cento), compreranno addobbi vari (0,2 per cento) o si concederanno il lusso di un veglione al ristorante (0,2 per cento). Da osservare, inoltre, il 3,7 per cento degli intervistati che si comporta da "formichina previdente", destinando la tredicesima al risparmio come maggiore garanzia per un futuro incerto.

Il 23,2 per cento degli intervistati, date queste premesse, non farà regali mentre la maggioranza spenderà cifre piuttosto contenute. Nello specifico: l’8,6 per cento spenderà complessivamente 50 euro al massimo, il 18,6 per cento dai 51 ai 100 euro, il 30,2 per cento dai 101 ai 250 euro, il 14,2 per cento dai 251 ai 500 euro e solo il 5,1 per cento più di 500 euro.

Rispetto all’area geografica, al Sud si spenderà di meno (il 28,3 per cento in meno), mentre al Nord sembra prevalere l’ idea di mantenere lo stesso livello di spesa dell’anno scorso: sia nel Nord-Est che nel Nord-Ovest (pari al 43,2 per cento). E’ nelle Isole invece che si registra l’ intenzione di spendere una quota della tredicesima superiore all’ anno precedente (il 21,7 degli intervistati). Insomma un quadro che sembra confermare un’economia in sofferenza.

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