Tre regioni, Lombardia, Piemonte e Veneto si rivolgono al Governo

Lago Maggiore
Lombardia Notizie n°7, il settimanale della Giunta Regionale, ne riporta alcuni stralci:
“La diminuzione di oltre il 35% della quota che è stata riconosciuta per gli anni 2007 e 2008 avrà gravi ripercussioni sul trasporto lacuale nella sua duplice caratterizzazione di trasporto pubblico locale e di servizio turistico. In particolare è prevedibile che gli effetti di tale consistente taglio saranno evidenti nella prossima stagione estiva e porteranno ad una riduzione dei servizi turistici che contribuiscono a circa l’80% delle entrate.”>
La stagione turistica inizia, per i luoghi interessati, il prossimo mese di aprile e pertanto, prosegue la lettera “se la situazione non troverà adeguata soluzione nelle prossime settimane, il servizio verrà probabilmente riorganizzato già a partire da tale data”.
Insieme alla lettera è stata presentata anche la proposta di emendamento “affinché si possa prevedere uno stanziamento aggiuntivo che possa garantire i livelli di servizio per la navigazione lacuale attestati, almeno, sui valori dell’anno 2008”. “Il Governo – ha concluso Cattaneo – ha ancora il margine per poter evitare che vengano messi a repentaglio posti di lavoro e le prospettive turistiche di un territorio che fa di questo fattore una delle sue forze vitali”.
Il Lago Maggiore (per metà sotto il Piemonte e per metà sotto la Lombardia) è interessato alla Svizzera, anche perché la navigazione internazionale riveste un ruolo di prim’ordine nell’economia dei due Paesi, non soltanto turistica ma anche perché offre ai frontalieri una considerevole possibilità di lavoro nel Canton Ticino.
Alfredo Zavanone