Roma, uomo violento non rispetta le distanze dalla ex-compagna, agli arresti domiciliari
La polizia ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un 39enne, domiciliato a San Polo dei Cavalieri, per i reati di atti persecutori, violazione degli obblighi di assistenza familiare e lesioni alla ex compagna.


(AGR) Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che nella giornata del 6 dicembre 2023, gli Agenti del Commissariato Distaccato di Tivoli-Guidonia hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del dispositivo elettronico di controllo (cd. braccialetto elettronico) nei confronti di D.A.Y, di anni 39, domiciliato a San Polo dei Cavalieri, per i reati di atti persecutori, violazione degli obblighi di assistenza familiare e lesioni ai danni della ex compagna.
Il G.I.P. del Tribunale di Tivoli, su richiesta della Procura della Repubblica, ha aggravato il divieto di avvicinamento, già in atto nei suoi confronti, resosi necessario a causa delle violazioni accertate dai poliziotti del Commissariato tiburtino grazie al braccialetto elettronico puntualmente applicato su richiesta della Procura di Tivoli. Nello scorso mese di giugno, infatti, a seguito di denuncia resa dalla sua ex compagna, all’uomo era stato imposto di tenersi a una distanza “di almeno 300 metri dalla parte offesa ovunque si trovi, ristabilendo immediatamente tale distanza nel momento in cui dovesse trovarsi occasionalmente e improvvisamente ad incontrarla…”, dalla casa familiare e dai luoghi abitualmente frequentati dalla ragazza, compreso il posto di lavoro, l'abitazione dei suoi familiari e quella dell’attuale compagno.
Tuttavia, noncurante delle prescrizioni dell’Autorità giudiziaria, comprensive del monitoraggio sui suoi spostamenti grazie al braccialetto elettronico, nelle ultime settimane l’uomo si rendeva non rintracciabile ai controlli effettuati dagli Agenti a seguito dell’attivazione dell’allarme del dispositivo, oppure, se rintracciato, riferiva di non averlo con sé. In un’altra circostanza, si è persino presentato presso l’impianto sportivo frequentato dal figlio minore, mantenendosi a breve distanza dalla ex compagna. In tale contesto, “adeguata e proporzionata – motiva il Giudice per le Indagini Preliminari – è la misura degli arresti domiciliari (richiesta dal P.M.), non potendosi ritenere idonea altra misura coercitiva…in considerazione dell’evidente incapacità di adeguamento alle prescrizioni cautelari già manifestata dall’imputato…”, misura così eseguita nella mattinata odierna dagli Agenti del Commissariato.