Roma, due sequestri di persona a scopo di estorsione ed un tentato omicidio, sei persone in manette
Entrambi i sequestri sono stati effettuati nel mese di giugno del 2024, uno per r4ecuperare 60 mila euro e l'altro per avere informazioni inerenti un'altra organizzazione criminale. La vittima oltre ad essere stata ammanettata e minacciata, è stata anche ferita da un colpo di arma da fuoco


Carabinieri eseguono gli arresti
(AGR) I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati hanno eseguito un’ordinanza, che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 uomini (3 sudamericani, 2 albanesi e un italiano) gravemente indiziati di essere, a vario titolo, i responsabili di due sequestri di persona a scopo di estorsione (di cui uno seguito dal tentato omicidio della vittima) commessi rispettivamente il 02.06.2024 ed il 19.06.2024 all’interno di un’abitazione di Lanuvio (RM).
I sequestri, entrambi documentati da video acquisiti agli atti, si ipotizza che siano aggravati dal metodo mafioso.
Circa i fatti contestati, i due uomini sudamericani sono gravemente indiziati di aver sequestrato, il 02.06.2024, in accordo con l'uomo italiano e su mandato di uno degli albanesi, un pregiudicato originario di Genova al fine di recuperare un credito di circa 60mila euro maturato nell’ambito del traffico degli stupefacenti. La vittima, in particolare, è stata incappucciata, ammanettata e minacciata di morte con un’arma da fuoco.
Sono invece gravemente indiziati dell’altro sequestro di persona, avvenuto circa due settimane dopo, il 19.06.2024, due cittadini sudamericani (di cui uno indiziato di essere l'autore anche del sequestro del 02.06.2024) e l’altro albanese (quest’ultimo quale mandante), commesso nei confronti di un commerciante d’auto pontino al fine di ottenere informazioni inerenti a un’organizzazione criminale antagonista nel contesto del narcotraffico. La vittima, in questo caso, oltre ad essere stata ammanettata e minacciata, è stata anche ferita da un colpo di arma da fuoco all’addome (si ipotizza da parte dei due sudamericani).Uno dei due cittadini albanesi destinatari del provvedimento, detenuto, è considerato essere uno dei narcotrafficanti più influenti dell’area romana e dei Castelli.É importante precisare che, in considerazione dello stato del procedimento, gli indagati devono considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.