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Ostia: SEL XIII Municipio presenterà l’anti waterfront

print19 luglio 2011 11:58
(AGR) “Si tratta di un progetto – spiega Lorenzatti - già approvato nella precedente legislatura regionale dall’ex assessore all’Ambiente Filiberto Zarattiche, la nuova maggioranza di centrodestra ha lasciato sepolto in un cassetto invece di inviarlo come dovutoalla Commissione Ambiente del Consiglio Regionale per la sua approvazione. Il progetto era stato già approvato dal Comune e dalla Provincia e prevedeva l’istituzione della tutela delle aree verdi residue del lungomare di Ostia ai sensi della l.r. 29/97. Si tratta in parte di aree che in parte preservano ancora gli aspetti naturalistici tipici della duna costiera prima dell’urbanizzazione, in parte di aree verdi che potrebbero, opportunamente trattate, essere rinaturalizzate. Il progetto era stato sostenuto anche da associazioni e comitati di quartiere ed era supportato da una relazione scientifica del Dipartimento di Biologia vegetale della Sapienza, sulla base del quale era stata anche avviata, sempre da Zaratti, una richiesta di istituzione di un Sito di interesse comunitario (Sic) che adesso la Regione non ha più sostenuto”.

“Così rispondiamo al waterfront – prosegue Lorenzatti – e non soloperché ne impedirebbe la realizzazione tutelando il verde, ma anche perché conesso proponiamo un modo diverso di pensare il territorio e di far crescere l’economia locale. Le nostre risorse sono i beni culturali, il verde e il mare enon il cemento. Noi dobbiamo combattere l’economia di rapina di pochi perrilanciare l’economia sostenibile di tutti. La tutela di queste aree non significherebbe affatto la loro chiusura, al contrario si valorizzerebbe unbene aumentandone le potenzialità e si potrebbero far affluire fondi per iniziative compatibili e per creare posti di lavoro. Il tutto rispettando città e cittadini.”>

“Il sindaco Alemanno presenta domani a Ostia il Watefront – conclude Lorenzatti – l’ecomostro da un milione di metri cubi di cemento,ma solo a pochi intimi imprenditori, e fa bene, perché Ostia non lo vuole. Ed è un rifiuto chiaro, netto, dimostrato dalle migliaia di cittadini che hanno protestato contro il modello di occupazione violenta del lungomare delle discoteche e di altre attività che generano soprattutto rumore, inquinamento. Un modello senza controlli né pianificazione che sta determinando anche serissimi problemi di sicurezza. Il Waterfront sarebbe la santificazione di questo modello, ovvero la trasformazione definitiva del lungomare e delle sue aree verdi in una sorta di luna park spenna polli, un centro commerciale

disteso sul mare di Ostia. Se lo presentassero da soli questo ecomostro, come pallidi fantasmi che pianificano sulle spalle di una città che odiano”.

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