IRAP, la tassa più odiata

“Sicuramente èproprio l’IRAP – continua Roscioli - la tassa più “odiata” dagli imprenditori che, se in territori come, ad esempio, il Veneto, la Lombardia od il Piemonte, si attesta al 3,90%, nel Lazio è salita al 4,82%, al secondo posto nella scala delle aliquote più elevate (la massima è a 4,97%). Se a questo valore sommiamo l’Ires, pari al 27,5%, è evidente che in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo sopravvivere per una piccola e media impresa diventa una vera scommessa”.
Nel Lazio, quindi, e nella Capitale – conclude Roscioli - le condizioni in cui le imprese sono costrette ad operare sono così sfavorevoli che la domanda che oggi dovremmo porci è non tanto “Perché le imprese arrancano?” quanto “Perché ne sopravvivono ancora tante?”.