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Influenza A, le responsabilità non sono dei medici

print09 novembre 2009 17:10
(AGR) Medici in prima linea. La responsabilità di quanto sta accadendo non è dei medici di famiglia. L’ha detto, a chiare note, Luciano Ciocchetti (Udc): “Non sono affatto sorpreso che due medici di base sono stati ricoverati ieri per l'influenza A negli ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno".
"E‘ evidente che i veri colpevoli di questo dramma, sfociato in psicosi, sono il Governo e la Regione Lazio - ha detto il Segretario regionale dell’Udc.Da 5 a 20 visite al giorno per l’influenza, da 8 a 20 vaccini per l’influenza stagionale, da 4 a 8 certificati medici al giorno, da 2 a 5 domiciliari al giorno, oltre a continuare a lavorare - continua - per le prescrizioni per malati cronici e affetti da altre patologie , assistenza domiciliare per i non deambulanti, certificati per i rientri a scuola, per attività fisica non agonistica e per invalidità".

"Sono dati che parlano chiaro; l’operato dei medici di famiglia del Lazio in questo momento è estenuante e trovo ingiusto attaccare la categoria. I medici di famiglia, già da agosto scorso, avevano proposto alla Regione, in previsione delle inevitabili ricadute della pandemia influenzale, l’adozione di misure alternative e straordinarie. Tutti sapevano e con largo anticipo quello che stava per accadere - conclude Ciocchetti - ma nessuno si è preoccupato di intervenire”.

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