Basta con i rapimenti di....Stato
(AGR) (AGR ) Sit in di protesta, oggi, a Pescia (Pistoia), in Toscana. “Tommy deve tornare a casa, fermiamo i rapimenti di stato”, dichiara con fermezza Pier Paolo Zaccai, presidente del Movimento nazionale Italia garantista, il movimento con sede a Roma ma presente in tutta Italia nato per tutelare i diritti di tutti i cittadini senza alcuna distinzione di classe, credo religioso o politico. “E’ un altro caso eclatante di abusi compiuti dai servizi sociali comunali i quali, nel mancato rispetto della sentenza della Corte d’appello di Firenze che prevede il rientro in famiglia del bambino, continuano a trattenerlo in istituto, lontano dall’affetto della madre”, spiega il presidente Zaccai, che aggiunge: “Si tratta di una violazione dei diritti civili ed umani inaccettabile. Il Movimento nazionale Italia Garantista sta valutando l’opportunità di richiedere l’avvio di un’indagine conoscitiva sull’intreccio di possibili interessi economici che si potrebbe nascondere dietro questi casi (in Italia se ne contano 34 mila) di allontanamento dalle famiglie”.Per dare un segnale forte di sostegno e di vicinanza a Lucia ed ai tanti genitori che stanno vivendo e soffrendo per la separazione dai propri figli, lunedì 5 settembre il presidente Zaccai sarà a Pescia, in provincia di Pistoia, dove hanno sede gli Uffici degli assistenti sociali, per partecipare ad un sit-in di protesta cui darà il proprio contributo anche Raffaele Ferraresso, presidente dell’associazione di volontariato Centro servizi interdisciplinari C.S.I.N. di via Carlo Giuseppe Bertero, Roma. Il presidente Ferraresso ha fornito assistenza legale gratuita alla donna sin dagli inizi.Per questa “madre coraggio”, l’incubo è iniziato il 4 febbraio del 2010 quando a casa sua si presentarono gli assistenti sociali. Un “sopralluogo” a seguito del quale, riferirono gli educatori sociali al magistrato competente, risultò che “Tommy proteggeva la sua mamma con gli occhi…”. Ovvero, la madre sarebbe stata “incapace” di proteggere e dunque di provvedere al proprio figlio.
Una “sentenza” che la donna ha ricusato con decisione. “Ho avuto il mio bambino a 39 anni. Consapevolmente. Io e suo padre l’abbiamo voluto e desiderato. E amato”, sottolinea la donna. “E’ tutta la mia vita ed anche se da cinque anni io ed il padre siamo separati non gli abbiamo mai fatto mancare il nostro amore”. Il piccolo è infatti amatissimo da entrambi i genitori, con i quali ha sempre avuto un rapporto sereno ed affettuoso, coccolato e protetto.
“Per un periodo il mio ex compagno si dedicò un po’ troppo al vino.– racconta la donna - tanto che mi rivolsi, soltanto telefonicamente e dando un nome di fantasia perché ero imbarazzata, all’associazione Artemisia per dei consigli. Subii delle pressioni da parte dell’associazione che insisteva perché lo denunciassi. Poi”, prosegue Lucia, “qualche tempo dopo scoprii che quelli dell’associazione erano risaliti alla mia identità in base al numero telefonico e avevano segnalato il mio “caso” ai servizi sociali. Ecco come è cominciato tutto”.
“Sono quattordici mesi che lotto ma adesso ho paura. Anche se il perito incaricato di effettuare una consulenza di parte ha certificato la mia piena idoneità”, aggiunge ancora Lucia, una donna forte che non beve, non fuma, lavora sodo e si è sempre dedicata a quel bimbo con amore ed orgoglio. Si è persino sottoposta ad un percorso psicologico volontario durato quattro mesi per dimostrare di essere in grado di occuparsi di suo figlio.
“Ho il cuore spezzato a saperlo lontano da me”, dichiara: “lo vedo, è solo a cento metri da casa mia, ma non posso parlargli pena il rischio di non potergli neanche telefonare. Ho un dolore sordo e profondo: preferirei avere un tumore perché mi curerei invece di essere in questo abisso”.Un dramma sul quale il presidente Zaccai intende sia fatta chiarezza. Per il mantenimento di Tommy il comune e la Regione Toscana spendono 3 mila euro al mese. Circa 120 euro al giorno. Eppure il bimbo, cui a pranzo propongono sempre e solo bastoncini di pesce fritto, piselli freddi e riso, per il resto è mantenuto dai genitori. Sono loro che gli hanno comperato la coperta piumone con i Gormiti. E le lenzuola con il cuscino. La cartella, i quaderni e i giochi. I giocattoli ed il peluche di Winnie The Pooh, e anche il bagnoschiuma, il sapone e lo shampoo. E’ Lucia che gli compera i vestitini, che paga il parrucchiere e la merenda e la colazione…