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USB, il 25 settembre sciopero di bus e metropolitane

I lavoratori dei servizi pubblici si fermano il prossimo 25 settembre. Disagi in vista in tutta la città. L'USB chiede garanzie per il personale e gli utenti stessi in relazione all'afflusso sugli automezzi. Prioritario potenziare il servizio con nuovi bus

printDi :: 23 settembre 2020 14:56
USB, il 25 settembre sciopero di bus e metropolitane

(AGR) USB ha proclamato proclamato lo sciopero dei trasporti locali a Roma e nel Lazio per venerdì 25 settembre, astensione che si aggiunge allo sciopero nazionale della scuola già proclamato da tempo per il 24 e 25 settembre. L’agitazione, formalmente di 24 ore, avrà inizio alle ore 10 per favorire la partecipazione alle proteste da parte di insegnanti e studenti (che il 25 saranno sotto il MIUR in viale Trastevere). Fascia di salvaguardia pomeriggio: 17-20

"USB Trasporti di Roma e Lazio  - si legge sulla nota sindacale -aveva già fatto ricorso al TAR contro l’ordinanza regionale che ad aprile permetteva l’affluenza al 60%. Ed eravamo in una fase nella quale l’utilizzo dei mezzi pubblici era fortemente diradato. Ora che i mezzi sono destinati ad essere presi d’assalto, con la riapertura delle scuole, invece di procedere al potenziamento del servizio si utilizza il giochino di alzare la soglia all’80% (come recita il provvedimento ministeriale) per rendere legale quello che fino ad oggi legale non è.

 
A rischio c’è non solo la salute degli autisti ma anche quella di migliaia di utenti, ai quali poi a scuola verranno prescritte norme diverse sul distanziamento in aula. Provvedimenti contraddittori che rendono senza senso le stesse precauzioni adottate e che sono destinati a favorire una diffusione molto forte dei contagi.

Scuola e trasporti sono oggi accomunati da una identica necessità: tornare ad essere considerati servizi primari per la popolazione sui quali investire, non risparmiare, perché indispensabili alla salvaguardia della salute dei cittadini. Tanto i trasporti quanto la scuola pubblica vengono invece da decenni di tagli che hanno influito sia sul personale che sulle infrastrutture ed i mezzi. Per affrontare questa crisi non c’è alternativa: bisogna assumere, migliorare ed aumentare le strutture e potenziare il servizio. Lo sciopero è la nostra arma migliore perché i fondi a disposizione vengano spesi lì dove servono.

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