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Allarme Posti di Lavoro nel Settore Sanitario: La U.A.P. Denuncia 36.000 Impieghi a Rischio a Livello Nazionale

L'Urgente Appello del Presidente di Federlazio Salute per Salvare il Lavoro e Garantire l'Assistenza Sanitaria agli Italiani

printDi :: 07 marzo 2024 18:18
Allarme Posti di Lavoro nel Settore Sanitario

Allarme Posti di Lavoro nel Settore Sanitario

(AGR) Un'allerta rossa risuona nel settore sanitario italiano, dove la U.A.P. (Unione delle Associazioni Professionali) denuncia l'imminente rischio di perdita di ben 36.000 posti di lavoro a livello nazionale. Questa preoccupante situazione coinvolge anche oltre 1.000 medici, mettendo a serio rischio l'assistenza sanitaria per gli italiani.

Il cuore della questione è rappresentato dal nuovo Nomenclatore Tariffario, una decisione che minaccia di mietere vittime non solo tra i professionisti della salute, ma anche nelle famiglie italiane. L'U.A.P. chiede con urgenza un intervento da parte del Governo per salvaguardare i posti di lavoro e garantire l'accesso alle cure per i cittadini.

 
Il 20 marzo, un importante momento di confronto si terrà con l'assemblea nazionale U.A.P., alla quale sono chiamate a partecipare tutte le parti interessate del Governo. L'obiettivo è comprendere la volontà sottesa all'applicazione del nuovo Nomenclatore Tariffario, che prevede un drastico taglio dei rimborsi dell'80%. Questo impatterà soprattutto sul Sud Italia, già in piano di rientro, causando la chiusura di strutture sanitarie private accreditate e degli ospedali pubblici, peggiorando la già critica situazione delle liste di attesa.

Alessandro Casinelli, Presidente di Federlazio Salute, esprime la sua preoccupazione: "Il nuovo nomenclatore tariffario che fissa i prezzi dei rimborsi da parte dello Stato rischia di creare non poche difficoltà alle strutture private, con circa 36.000 posti di lavoro a rischio, ma anche alle strutture pubbliche. Tutto ciò a svantaggio dei cittadini che non avranno la possibilità di essere assistiti. Rivolgiamo un appello al Ministero della Salute affinché venga rivisto il provvedimento."

La soluzione proposta da Federlazio Salute è quella di accettare immediatamente i Nomenclatori Tariffari predisposti dalla Lombardia ed Emilia Romagna, regioni virtuose, per evitare il fallimento degli ospedali pubblici e la chiusura delle imprese italiane. Si apre così un dialogo per trovare una soluzione che salvaguardi sia i posti di lavoro che l'accesso alle cure per tutti gli italiani.

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