Roma, luci accese sul gazometro

“Certo non si può fare a meno di notarlo, dal 1937 è probabilmente uno degli skyline più riconoscibili di Roma. – afferma Cristina Avenali, consigliere reegionale - Oggi compie ben 80 anni e io sarò lì a festeggiarlo insieme a tante amiche e amici, associazioni e istituzioni, semplici cittadini e rappresentanti del mondo artistico-culturale. E soprattutto con il neo comitato ‘Luci sul Gazometro’, che ringrazio per l’invito, organizzatore della manifestazione e promotore, insieme alla Legambiente, di una richiesta di riqualificazione della zona, lasciata desolatamente in uno stato di degrado, anche pericoloso.
Nell’occasione verrà lanciata un appello al MIBAC, che sostengo convintamente, in cui si chiede che questo grande monumento di archeologia industriale venga messo in sicurezza con un vincolo dei Beni Culturali, con obblighi manutentivi e di tutela, al riparo da qualsiasi tentativo di speculazione. Si chiede una bonifica dagli inquinanti presenti dell’ansa del fiume, dove è localizzato, e si chiede il ricongiungimento delle due sponde del Tevere, anche per rendere fruibile il ponte pedonale della Scienza, che ora il muro di recinzione dell’ex Officina del Gas chiude di fatto in un vicolo cieco. Una fruizione sicura, popolare e turistica per rilanciare e rendere vivibile questo quadrante, nel pieno spirito della legge sui Contratti di Fiume, da me promossa in Regione Lazio, e che vede il Tevere al centro di un vasto progetto di riqualificazione.
Il Gazometro sarà quindi il testimone di una richiesta di tutela e valorizzazione di tutto il patrimonio ambientale e culturale dei quartieri Garbatella, Ostiense e Marconi: dagli ex mercati generali, passando per la Centrale Montemartini, fino alla vasta area Italgas con i Gazometri e, dall'altro lato del fiume al ‘Parco Papareschi’, nel quartiere Marconi”.