Raffaello e la leggenda della Fornarina

“Siamo orgogliosi di prendere parte a questo progetto - ha affermato il presidente della commissione cultura, Monica Picca - progetto che vede tra i protagonisti personaggi del territorio che qui si sono formati e qui hanno dato la possibilità a tanta gente, di formarsi e di diventare protagonisti nel mondo dello spettacolo. A cominciare da Marcello Sindaci che da venti anni è in questo campo. E poi Gianni Pontillo, caposcuola del teatro lidense e Daniele Adriani, giovane talento. Saremo martedì prossimo in Campidoglio con il presidente della commissione cultura di Roma Capitale, Federico Mollicone, orgogliosi di far parte di questo prestigioso progetto”.
Per l’attore e regista Gianni Pontillo “è estremamente stimolante prendere parte a “Raffaello e la leggenda della Fornarina”. Per l’evento in sé e per la direzione artistica e perché abbiamo l’opportunità di lavorare in un cast di prim’ordine”.
Come ha avuto modo di spiegare Marcello Sindici, Raffaello e la leggenda della Fornarina si distingue dalle altre opere messe in scena in questi ultimi anni “perché è in chiave di melodramma e quindi in chiave lirica. Come sono cantanti lirici i protagonisti principali. In questo modo - afferma ancora Sindici - intendiamo portare avanti una tradizione artistica squisitamente italiana. E abbiamo potuto farlo grazie a questa storia coinvolgente ed intrigante. Ed inoltre, un progetto così è anche volano per l’occupazione, coinvolgendo un centinaio di persone”.
Per Daniele Adriani, 23 anni, che nell’opera interpreta il personaggio di Tommaso Chigi“è un grande onore prendere parte a questo progetto che per me ha doppia valenza: esperienza artistica ed esperienza umana”.In rappresentanza della commissione cultura, il consigliere Bergamini ha lodato all’iniziativa “che riporta in auge la lirica. Mancava un’idea come questa che contribuisce all’educazione all’ascolto di una forma d’arte, ricchezza del nostro Paese”. Per Francesco Spanò “Miglior biglietto da visita della presenza nel cast dell’opera di Gianni Pontillo, non poteva esserci. Con il giovane Daniele Adriani, fiore all’occhiello di questo territorio”.