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Nettuno, film di guerra in piazza

print23 luglio 2014 20:21
(AGR) Quarta giornata di proiezioni e incontri domani – giovedì 24 luglio a Nettuno (Roma) presso il complesso di Forte Sangallo, per la dodicesima edizione del Guerre & Pace Filmfest, vetrina unica per il cinema di genere bellico, che si tiene fino al 27 luglio – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti - organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi. Una settimana dedicata a Le guerre dei diritti, con il cinema di guerra e di pace: proiezioni di lungometraggi e documentari (in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà), la presentazione di libri,una mostra fotografica sui temi della guerra e della pace. Il programma domani – giovedì 24 luglio si apre alle ore 18:30 con la sezione documentari, realizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà dedicata ai 100 anni della Prima Guerra Mondiale, con la proiezione di Explosive War – La montagna che esplode, diMarco Rosi che racconta uno degli episodi più straordinari della Guerra, avvenuto sulle Dolomiti per il controllo del monte Lagazuoi.

Oltre al cinema, anche la sezione dedicata alla letteratura è declinata a Le guerre dei diritti, con la presentazione alle ore 20:30, del libro La tortura del silenzio - Storia di Marius Oprea cacciatore dei criminali di regime (Edizioni San Paolo), di Guido Barella , la storia di Marius Oprea, dissidente all’epoca di Ceausescu. Oggi è una sorta di archeologo che riporta alla memoria le tante, troppe terribili storie della Romania di quegli anni.

Le proiezioni continuano alle ore 21:00, a raccontare un’altra “guerra”, l’Apartheid sudafricano, con Invictus, del regista Premio Oscar Clint Eastwood. Sudafrica, 1995: per il presidente Nelson Mandela (interpretato da un mimetico Morgan Freeman), una partita di rugby può diventare il simbolo della vittoria sull’Apartheid. Perché per affermare un diritto a volte non basta la battaglia legale. Quel diritto deve entrare nell’anima delle persone. E proprio una clamorosa vittoria sportiva può diventare lo strumento per ottenere questo risultato. Soprattutto quando a combattere è una squadra che da anni è composta solo da bianchi (tra cui il personaggio interpretato da Matt Damon) in un Paese che ha sempre tenuto separati i bianchi dai neri; una squadra che proprio per questo è uno dei simboli più forti di quel sistema sociale e di quella mentalità che l’indomito Nelson Mandela vuole sconfiggere una volta per tutte.Continua sempre al Forte Sangallo l’altra iniziativa della rassegna, la mostra La luce della natura, del fotografo Massimo Margagnoni, immagini in bianco e nero scelte per ricordare, grazie alla bellezza dei paesaggi, il grande valore del nostro ambiente e il diritto di tutti a che questo ambiente sia oggetto di grande rispetto e considerazione. Le fotografie di Margagnoni hanno vinto numerosi premi nei più importanti concorsi internazionali di fotografia contemporanea, sono state esposte al Museum of Fine Art di Las Vegas, in varie gallerie d’arte a New York e sono state pubblicate su National Geographic Usa e Italia, nonché in libri e riviste in vari paesi.

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