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LO SCHIACCIANOCI DI CIAIKOVSKIJ INAUGURA DOMANI SERA LA STAGIONE ALL'OPERA

print17 dicembre 2014 15:22
(AGR) "Lo schiaccianoci" di Ciajkovskij, l’immancabile appuntamento natalizio sulle punte, apre da domani la stagione di balletto 2014/2015 al Teatro dell’Opera di Roma e resterà in scena fino al 4 gennaio. Titolo popolarissimo che il teatro capitolino ha scelto di ripresentare nell'edizione ormai storica firmata da Amodio con le scene e i costumi di Emanuele Luzzati, che sono anch'essi un pezzo di storia del nostro teatro. Alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il Maestro Nir Kabaretti. Una versione che ha superato il quarto di secolo, essendo nata nel 1988 per l'Aterballetto, ma che a rivederla oggi mantiene intatta la sua carica di freschezza. Un successo consolidato e sempre molto apprezzato dal pubblico. «L’originalità del mio Schiaccianoci – spiega il coreografo Amodio – è nell’impostazione drammaturgica, che lo differenzia da tutti gli altri adattamenti. Il fulcro non è la festa borghese degli adulti. Rimango fedele al racconto originale di E.T.A. Hoffmann. Il punto di vista è quello dei bambini, la cui fantasia esplode nell’attesa dell’arrivo dei doni di Natale. Attraverso gli occhi di Clara ci ritroviamo nell’immaginario di una “realtà magica”. Gli adulti sono osservati con occhio divertito, gli invitati assumono aspetti grotteschi, si muovono con gesti esagerati, mentre un semplice schiaccianoci prende vita e accompagna Clara in un viaggio fantastico lontano dal mondo quotidiano: dagli orientalismi della danza araba, alle tazze e le teiere danzanti di quella cinese, dai clown e le clownesse del circo all’antico teatro delle ombre». La storia, per chi non la conosce, è questa: durante la vigilia di Natale, agli inizi del diciannovesimo secolo, il signor Stahlbaum, in Germania, indice una festa per i suoi amici e per i loro bambini. Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all'inizio incuta paura ai bambini. Alla sua prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto.Arrivano così alla festa anche i parenti, che si uniscono alle danze. Clara, stanca per la serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta e inizia a sognare. È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l'albero di Natale, i giocattoli, e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo Schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz, finchè restano lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua ciabatta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo. Allora lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L'Atto si chiude con uno splendido Valzer dei fiocchi di neve. Nel secondo atto i due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure e di come ha vinto la battaglia col Re Topo. Allora tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij e che hanno reso celebre in tutto il mondo il balletto, culminando nel celeberrimo Valzer dei fiori. Quindi, il Principe e la Fata Confetto si esibiscono in un pas de deux. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer e il sogno finisce. Clara si risveglia e, mentre si fa giorno, ripensa al proprio magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci. La voce recitante registrata, che interpreta parti originali del racconto di Hoffmann, è di Gabriella Bartolomei. Nei ruoli principali di Clara e dello Schiaccianoci si alternano coppie composte da elementi del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera e da ospiti internazionali: l’étoile Gaia Straccamore danza con Claudio Cocino (18, 19 e 27 dicembre); Alessia Gay con Alessio Rezza (20 dicembre ore 15.00, 24 e 31); Ashley Bouder, Principal Dancer del New York City Ballet con Rezart Stafa della Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu (20 dicembre ore 20.00, 21 e 23); la prima ballerina Alessandra Amato con Giuseppe Schiavone (28 e 30 dicembre, 3 gennaio ore 15.00); Claudio Cocino torna in scena con Maria Yakovleva, First Soloist della Wiener Staatsoper (2 gennaio, 3 ore 20.00, 4). Con la partecipazione degli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi. Dopo la prima di giovedì 18 dicembre (ore 20) Lo schiaccianoci andrà in scena venerdì 19 (ore 20), sabato 20 (ore 15 e ore 20), domenica 21 (ore 16.30), martedì 23 (ore 20), mercoledì 24 (ore 11), sabato 27 (ore 18), domenica 28 (ore 16.30), martedì 30 (ore 20), mercoledì 31 (ore 18), venerdì 2 gennaio (ore 20), sabato 3 gennaio (ore 15 e ore 20), domenica 4 gennaio (ore 16.30. Manuela Minelli

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