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L’arte della truffa al Manfredi

print03 febbraio 2014 19:34
(AGR) Convince e diverte “L’arte della truffa” in scena fino a domenica 9 febbraio al teatro Nino Manfredi. Ottima sceneggiatura, dialoghi veloci, bravi tutti i protagonisti per una storia attuale con risvolti più che comici. In una parola: gradevolissima. Quattro gli autori: Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sino poli, peraltro gli stessi di altre fortunate commedie quali, una per tutte, “Terapia terapia” in scena nella stessa sala lo scorso anno e con lo stesso successo. Ne sono protagonisti Toni Fornari, Barbara Pieruccetti, Giancarlo Ratti e Sergio Solli.

La vicenda vede protagonisti Gianmario Cazzaniga, uomo di affari di provata onestà nonché gentiluomo del Papa per tradizione di famiglia e la moglie Stefania. La vita della coppia viene sconvolta dall’arrivo del fratello di lei, Francesco, truffatore di vecchia data che la coppia è costretta a prendere a casa per fargli ottenere gli arresti domiciliari. Sulle prime Gianmario si oppone a tale soluzione, preoccupato che la presenza del cognato possa nuocergli nei rapporti che lui intrattiene con alti prelati del Vaticano per i quali lavora. Poi è costretto a cedere, sia pure di malavoglia, per accontentare la moglie. Nel frattempo subisce un rovescio finanziario da parte di un suo socio che gli svuota il conto in banca. Così, per ironia della sorte, dovrà avvalersi proprio di un “aiutino” da parte del cognato talmente abile da riuscire ad estorcere del denaro a un cardinale. Uno stratagemma questo che gli consente di recuperare, sia pure con un’altra truffa, quanto gli è stato indebitamente sottratto. Insomma le “regole” di Francesco, da sempre criticate, si rivelano indispensabili per salvare la sua reputazione. Tra momenti paradossali ed equivoci vari assistiamo in diretta alla consumazione di una “truffa a fin di bene” che porterà Gianmario a riconsiderare il rapporto con il cognato.

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