Grazia Scuccimarra in....Facce di bronzo
(AGR) ( AGR )Grazia Scuccimarra, con Facce di bronzo, al teatro Nino Manfredi dal 24 al 27 novembre, anche questa volta punta il dito e racconta di re e di giullari stigmatizzando questi due ruoli che spesso però si confondono. E allora ecco il senso del ridicolo e del paradosso, considerate dall’attrice le uniche armi utili a provocare almeno un graffio su quella “dura, liscia e insopportabile faccia di bronzo”. Si tratta del requisito di chi compie le peggiori azioni e sembra non accorgersene nemmeno, di chi non ha remore rimorsi o ripensamenti, di chi non conosce vergogna per quello che fa e che, perciò, imperterrito continua a fare. “Guarda, come se niente fosse!” è la frase che solitamente accompagna il passaggio di quelle facce. E questo essere impermeabili, inattaccabili che è proprio delle facce di bronzo provoca, in chi entra in contatto con tale duro metallo, un ineluttabile senso di impotenza, di frustrazione: vorresti spaccargliela quella inalterabile faccia, ma è di bronzo appunto, ti farai male solo tu, ti spaccherai qualche osso mentre lei ti sfilerà sotto il muso beffarda racconta l’autrice-attrice.Facce di bronzo è un pamphlet contro tutte quelle categorie di persone che compiono le peggiori azioni senza riguardo, chi non ha remore rimorsi o ripensamenti, chi non conosce vergogna per quello che fa e che, perciò, imperterrito continua a fare.A suon di risate e applausi a scena aperta, la Scuccimarra colpisce lo spettatore con acute osservazioni e intuizioni paradossali sulla nostra situazione attuale, cercando di scalfire con i suoi graffi e i suoi instancabili morsi quelle dure, lisce e insopportabili facce di bronzo.