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Due dozzine di rose scarlatte

print29 novembre 2011 12:15
(AGR) ( AGR ) E’ un piacere ritrovare sul palcoscenico del teatro Nino Manfredi la coppia Paola Gassman-Pietro Longhi che lo scorso anno ha incantato e divertito il pubblico con “Divorzio con sorpresa”. Per la stagione 2011/2012, i due attori hanno scelto un classico della commedia rivisto da Aldo De Benedetti: “Due dozzine di rose scarlatte” (29 novembre-11 dicembre). Rose che non appassiscono mai per uno spettacolo tra i più visti in tutto il mondo. Dall’umorismo raffinato e sensuale, garbato come piace sia alla Gassman che a Longhi. Con il linguaggio di oggi potremmo dire che il virtuale si dimostra superiore al reale. E forse proprio oggi che la comunicazione avviene in gran parte attraverso internet, face book, avatar e immagini virtuali, siamo in grado di comprendere il perché del successo universale di questa bella commedia riproposta qui con la regia di Maurizio Panici. Un mazzo di rose rosse destinato da un marito ad un tradimento coniugale finisce per equivoco alla propria moglie. Lusingata dal misterioso spasimante la donna ingelosisce il marito mettendo in crisi il proprio matrimonio. Ma tutto è immaginato, virtuale, sognato. Quando la realtà irrompe di nuovo al termine del volo fantastico, tutti, felicemente infelici, la accettano di buon grado. Un classico universale della commedia, sospesa nel tempo e nello spazio, giocata da tre (più uno) personaggi straordinariamente disegnati. Una storia che parla di uomini e donne con le loro debolezze, i loro vezzi, le loro idiosincrasie. Come diceva Dumas, “le catene del matrimonio sono così pesanti che bisogna essere in tre per sopportarle” e quindi, oltre alla coppia, è necessario che, di volta in volta, si aggiunga un terzo ad aiutare…..Da un equivoco si sviluppa una storia parallela sul desiderio e la necessità di sognare, un percorso iniziatico che ci fa riflettere sorridendo sulle nostre debolezze.

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