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Cinema e Risorgimento all’Ecomuseo

print14 ottobre 2011 10:12
(AGR) ( AGR )Domenica 16 ottobre alle ore 10.30.Prosegue la rassegna Quelle storie d’Italia. 150 e più, Risorgimento italiano prima e dopo con un film del 1952 di Pietro Germi uno dei cineasti italiani più riconosciuti all’estero. Attore, sceneggiatore e regista, Germi ha firmato molti capolavori del nostro cinema, di generi e tipologie ben diverse - Il cammino della speranza (1950), La città si difende (1952), Il Ferroviere (1956), L’uomo di paglia (1958), Divorzio all’italiana (1961), Signore e signori (1966) -vincendo un premio Oscar per la miglior sceneggiatura (Divorzio all’italiana), il Leone d’Oro a Berlino, due palme d’oro a Cannes, due David di Donatello e innumerevoli Nastri d’Argento.Con Brigante di Tacca del Lupo (sceneggiato da germi assieme a Fellini), Germi si misura con il Mezzogiorno post-unitario e con il fenomeno del brigantaggio, dilagato proprio all’indomani della liberazione garibaldina del Sud Italia.

Seguirà un incontro-dibattito con Paolo Isaja, regista e Direttore dell’Ecomuseo.

Sala Visioni dell’Ecomuseo del Litorale Romano – Polo ostiense. Via del Fosse di Dragoncello 172 ad Ostia Antica (Impianto Idrovoro in zona Longarina).

L’ingresso è gratuito.

Il film>

Diretto da Germi nel 1952, Il brigante di Tacca del Lupo è un film storico, moderno come 1860 di Blasetti (1934). Se Blasetti aveva raccontato la liberazione del Sud ad opera dei garibaldini, Germi ne descrive le conseguenze: ossia la guerra civile o "brigantaggio". Nel film si apprezzano il realismo della ricostruzione e delle psicologie, il tentativo di ridurre l'epopea a cronaca storica sulle ambiguità del Risorgimento e della Storia in generale. Sono abbastanza crude ed eloquenti alcune immagini, ad esempio quelle del saccheggio di Melfi, e le sequenze di battaglia in generale. Scene simili si ritroveranno in Senso di Luchino Visconti (1954). Germi come aveva già fatto in “In nome della legge” (1949) gira in pratica un western alla John Ford e racconta tutto questo usando lo stile del cinema d'azione classico, basato essenzialmente sul montaggio accurato e incalzante, e marce nelle terre di nessuno. I primi piani laterali dei trombettieri che suonano la carica, gli interventi sbrigativi e senza anestesia dei medici militari, la missione dell'esercito nei luoghi dove si annidano i nemici, le imboscate, gli attacchi con l'arrivano i nostri finale. Il capitano Giordani (Amedeo Nazzari) invece è un militare alla John Wayne, che deve risolvere con le fucilate ciò che i politici non sanno risolvere con le parole: integerrimo, testardo, instancabile, inflessibile.

A Maccarese>

Tutti i giovedì (17,30-19,30) e i sabati (10,30-13,00) è possibile visionare i film di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri dedicati alla storia del nostro territorio:

Storie della malaria (la vita e la lotta ai tempi della malaria sul Litorale romano);

L’Ultima Avventura (la migrazione dal nord verso Maccarese per la nascita dell’azienda agricola);

Imago Portus (un viaggio nella ricchezza culturale del territorio a nord del Tevere).

Il Polo di Maccarese dell’Ecomuseo, situato nel Castello S. Giorgio in piazza della Pace (Maccarese)

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