Cantanapoli, il musical
(AGR) Dal 26 novembre scorso è diventato richiamo di vip e famiglie, giovani ed artisti.Ogni lunedì e martedì alle 21 lo spettacolo tiene banco al locale del Bagaglino per la tradizione :il Salone Margheritadi Via Due Macelli n.75.Il cast è una terna vincente sulla ruota della bravura: i cantattori Giò Di Sarno e Nunzio Milo ed il tenore Alessandro Fortunato. Carriere lusinghiere per i tre, in Italia ed all’estero, con crescenti richieste per portare il musical oltre le Alpi.L’altra sera in platea vi era un parterre da “Telegatto”: Gigi Marzullo, Matilde Brandi, Maurizio Micheli, Michele Cucuzza, Teddy Reno che ha duettato la splendida “Malafemmena” con Nunzio Milo. Un’amicizia di vecchia data tra loro rinsaldata dai complimenti che il consorte di Rita Pavone ha riservato per il giovane salernitano. Tra i flash che illuminavano il palco anche quello di Pino Polesi il fotografo “romano e di fede laziale”, l’ultimo lavoro è stato un calendario di beneficenza con protagonista la precedente “diva” del bagaglino: Liliana Pintilei.Abbracci e auguri dietro le quinte per Giò Di Sarno. Diverse le troupe Rai alternatesi in questi ultimi 15 giorni per le interviste alla protagonista femminile del lavoro musicale già ospite di Marzullo. Un meritato successo per la cantattrice di origini partenopee oramai di casa a Roma da trent’anni, quando arrivò a 15enne. La tappa al salone Margherita consolida il percorso artistico già fortemente riconosciuto da critici e giornalisti il 6 ottobre scorso a al teatro Marrucino di Chieti con “Ultima Missione”. Dando prova di forte pathos interpretativo impersonava una madre coraggio che aveva perso il proprio bambino stringendo a sé la maglia originale di Maradona che nella realtà era davvero del bambino scomparso.Il balletto “Sfogliatelle e Babà” vede le coreografie di Stefano Vagnoli ed i costumi di Giuseppe Tramontano, in scena: Stefano Voneex, Martina Diodovich, Rocco Greco, Benedetta Nesbitt, Irene Preiato, Raffella Raimondo e Pino Vela.>Le musiche sono del maestro Mario Simeoli.
Non solo note e passi, scene e gag, per gli spettatori c’è un cocktail di benvenuto e nell’intervallo il primo piatto (pasta e fagioli e penne all’arrabbiata) omaggio teatro.
Il Novecento, tra balli, canti, scene e costumi (ben 180) rende omaggio alla tradizione che porta i nomi di Viviani, E.A.Mario, Di Giacomo, Murolo, Carosone.
Da Napoli a Roma, dai baci alle bombe, dai vicoli alle borgate, per fare l’inchino artistico ad un’altra grande della canzone: Gabriella Ferri e… da parte di Giò Di Sarno tanto di frac e bombetta.Dodici artisti in palcoscenico.
Per informazioni :www.salonemargherita.com