Per la Regione Lazio il personale docente e non docente delle Università telematiche è immune dal COVID-19
Per la Regione Lazio il vaccino per il personale docente e non docente delle Università telematiche non è necessario
Regione Lazio: il personale docente e non docente delle Università telematiche è immune dal COVID-19
(AGR) La Regione Lazio ha attivato nei giorni scorsi la possibilità di accedere al vaccino contro il COVID-19 a tutto il personale docente e non docente (esclusi gli studenti) della Regione.
E’ possibile prenotare per fasce d'età sulla base del seguente calendario stabilito:
- 56 - 65 anni dalle ore 00:00 del 23/02;
- 35 - 44 anni dalle ore 00:00 del 25/02;
- Under 34 anni dalle ore 00:00 del 27/02.
I vaccini sono in somministratazione a partire dalla mattina di oggi 22 febbraio.
Saranno somministrate, ai soggetti che ne faranno o che hanno già fatto richiesta, due dosi separate del vaccino e con la prenotazione del primo appuntamento sarà automaticamente prenotato anche il richiamo della seconda dose, da effettuare sempre nella stessa sede che sarà o è stata scelta al momento della prenotazione della prima dose.
Per la seconda dose la somministrazione avverrà tra la 10° e la 12° settimana successiva alla somministrazione della prima dose.
Chi sceglie di vaccinarsi potrà anche scegliere il luogo dove effettuare la somministrazione sulla base della disponibilità al momento della prenotazione. Il sistema informatico messo a regime dalla Regione Lazio ben 72 ore prima dell’appuntamento fissato trasmetterà un sms al numero di cellulare indicato nella prenotazione proprio per ricordare l’appuntamento con la vaccinazione.
Fin qui tutto nella norma, ma il sito della Regione specifica che può prenotare la vaccinazione il personale docente e non docente delle strutture universitarie aderenti al CRUL, le istituzioni AFAM e le altre istituzioni riconosciute dal MIUR con esclusione delle Università telematiche. www.salutelazio.it
Ci si domanda, visto che nelle Università telematiche si fa lezione in presenza, e non solo a distanza, si lavora in presenza, e non solo a distanza come in tutte le università, quale ragionamento avrà fatto il dirigente della Regione che ha assunto una decisione così discriminante se non che tutto il personale docente o non docente delle università telematiche abbia maturato in modo naturale l’immunità al virus del COVID-19?
A questo punto sarebbe interessante conoscere la ricerca che ha portato a questo sorprendente risultato scientifico sconosciuto a tutti. E' come se la genetica del personale docente e non docente delle Università telematiche fosse diversa da quella del personale delle altre istituzioni scolastiche!
Sarebbe opportuno che la Regione Lazio diffondesse al più presto i risultati di questa sorprendente ricerca in campo medico scientifico anche per aiutare in casi similari le altre regioni e soprattutto per il grande clamore mediatico che avrà a livello mondiale il fatto che ci siano alcuni di noi, che hanno già maturato gli anticorpi al virus del COVID-19, senza saperlo, solo perchè insegnano o lavorano in una Università telematica.
Ci risponderà la Regione Lazio?