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Vinitaly, a Verona dal 2 al 5 aprile l'evento internazionale del vino, c’è anche il Lazio

La rassegna di Verona inaugurata oggi segna i progressi fatti registrare dal vino divenuto “campione” italiano della bilancia commerciale con un + 7,4 miliardi di euro in esportazioni. 31,3% miliardi di euro il fatturato della filiera, 530 mila le imprese e 870 mila gli addetti

printDi :: 02 aprile 2023 18:09
Vinitaly il padiglione del lazio

Vinitaly il padiglione del lazio

(AGR) Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre direttrici del 55° Vinitaly pronto a diventare, dal 2 al 5 aprile, la più grande ‘ambasciata’ del vino, con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. Ovviamente questo panel speciale non esaurisce il numero degli operatori professionali stranieri attesi a Vinitaly, per i quali l’attesa è di superare le presenze dello scorso anno quando i buyer esteri furono 25 mila da 139 Paesi: il 28% degli 88mila operatori totali arrivati a Verona.

“Sarà un Vinitaly di servizio e sempre più funzionale alle esigenze delle aziende che operano sui mercati - ha spiegato il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo -. Una evoluzione prevista dal piano industriale con l’obiettivo di potenziare ulteriormente l’identità e la centralità della manifestazione, oggi riconosciuta quale brand in grado di trainare la promozione del vino italiano a livello internazionale. Il risultato della campagna straordinaria di incoming realizzata quest’anno ci proietta verso il Vinitaly del futuro, leva per la competitività e la crescita di questo settore strategico del made in Italy”.

 
Tra le 68 rotte di destinazione del vino italiano che convergeranno a Verona emergono, oltre alle consolidate piazze di Usa e Canada (complessivamente oltre 200 top client della domanda), i 17 Paesi dell’Asia, guidati da Cina (130 top buyer), Giappone, Corea del Sud ma anche Hong Kong e Singapore, i 12 dal Centro e Sud America, con Brasile e Argentina in testa, nove stati africani e una mappa europea a quota 26.

Il vino italiano intanto rivede e aggiorna i suoi numeri e si scopre sempre più decisivo in chiave made in Italy. Lo dice l’analisi presentata dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia in occasione della conferenza stampa della rassegna veronese. L’industry vinicola del Belpaese vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti, ed è in cima alla speciale classifica relativa alla bilancia commerciale del made in Italy “tradizionale”, quello delle 4A (Abbigliamento, Alimentare, Arredamento, Automazione) che vale ogni anno circa 200 miliardi di euro. Il contributo del vino – cita l’analisi presentata da Carlo Flamini di Unione italiana vini e Giuseppe Schirone di Prometeia - non si limita infatti alla filiera agroalimentare, ma si allarga al made in Italy nel suo insieme: dall’analisi di oltre 40 settori rappresentativi delle cosiddette 4A, il vino, con 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette, si colloca – nel 2022 - al primo posto per livello del saldo commerciale, lasciandosi alle

spalle altri campioni del Made in Italy nel mondo, sia del sistema moda che della meccanica strumentale. Una scalata, quella del prodotto agricolo italiano più richiesto nel mondo, partita dal 4° posto del 2011 sino alla performance di oggi, con il sorpasso su altri comparti icona del lifestyle italiano come la gioielleria/bigiotteria (+6,8 miliardi di euro), la pelletteria (+6,7 miliardi di euro) e l’abbigliamento (+6,4 miliardi di euro).

AGRICOLTURA, ASSESSORA ALFONSI: A VINITALY A PROMUOVERE LA PRODUZIONE VITIVINICOLA ROMANA E LAZIALE

"Oggi è domani siamo a Verona per partecipare a Vinitaly, la storica manifestazione che promuove nel mondo la straordinaria produzione vitivinicola del nostro Paese". Lo dichiara in una nota stampa Sabrina Alfonsi, Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale. "Insieme agli Assessori regionali Giancarlo Righini e Roberta Angelilli abbiamo partecipato allo show cooking di Marco Morello del Collettivo Gastronomico Testaccio, che ci ha proposto una splendida variante della vignarola, un piatto povero tipico della tradizione contadina laziale. A seguire, nello spazio Arsial del padiglione del Lazio, che ospita 63 Aziende produttrici del territorio, siamo all'incontro con i buyers internazionali, per promuovere la qualità dei prodotti del Consorzio Doc Roma, che raduna circa 80 aziende vitivinicole del territorio di Roma e della Città Metropolitana, e oggi è presente a Vinitaly con 33 produttori. Domani, invece, saremo ad una iniziativa di Coldiretti e AgroCamera sulla produzione di Olio IGP. L'agricoltura, il vino, i prodotti di eccellenza della nostra enogastronomia possono essere un eccellente motore di sviluppo non solo per la città di Roma ma per l'intero territorio del Lazio".

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Vinitaly il padiglione del Lazio l'assessore Alfonsi

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