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SIB: servono certezze alle imprese balneari per far ripartire il turismo

Capacchione (SIB): siamo in piazza a Roma con la Confcommercio per ribadire che la balneazione attrezzata italiana ha bisogno di date certe per la riapertura. L'attuale situazione di incertezza rischia di far perdere al paese fette importanti di mercato

printDi :: 13 aprile 2021 18:30
SIB: servono certezze alle imprese balneari per far ripartire il turismo

(AGR) “Siamo qui in piazza a Roma con la Fipe e la Confcommercio non solo per ribadire con forza che la balneazione attrezzata italiana ha bisogno di una data certa per la riapertura delle proprie attività ricreative all'aperto - ha affermato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari - ma anche per lanciare un messaggio di fiducia alle famiglie italiane e, soprattutto, per non perdere fette importanti della domanda turistica internazionale”.Questa situazione di incertezza e di assenza di date per la ripartenza turistica rischia di far perdere al nostro Paese segmenti significativi della domanda nel mercato internazionale delle vacanze, mai come oggi così agguerrito e competitivo.

“Già altri Paesi nostri diretti competitor, come la Grecia e la Spagna, si stanno avvantaggiando di questa assenza di prospettiva - ha continuato Capacchione - l'Italia o riparte questa estate o rischia di non ripartire più”.

 
Le 30.000 imprese balneari italiane hanno bisogno di certezze, a tal fine ricordiamo che è tempo di superare definitivamente la situazione di precarietà e di assenza di futuro determinato dall'errata applicazione al settore della Direttiva Bolkestein. Lo scorso anno la destinazione mare ha costituito il 60% delle vacanze complessive.

“Confermiamo i protocolli del 2020: 10 metri quadrati per ombrelloni  - ha concluso Capacchione - (distanza di 3,40 metri tra loro), sanificazione, tracciamento, ecc. e diamo speranza al turismo italiano. Perché o ripartono le aziende balneari o davvero il Paese rischia di non ripartire”.

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