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L' Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare in visita agli empori solidali Ceas

Lo scopo è quello di contrastare lo spreco alimentare.

printDi :: 22 marzo 2023 17:18
il Gruppo di ricerca ha visitato gli empori CEAS, incontrando il Presidente Mauro Giardini ed Agricoltura Nuova accolti dal Presidente Carlo Patacconi

il Gruppo di ricerca ha visitato gli empori CEAS, incontrando il Presidente Mauro Giardini ed Agricoltura Nuova accolti dal Presidente Carlo Patacconi

(AGR) L’Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare è un progetto di ricerca promosso da CURSA, il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente. Il progetto è nato all’inizio dell’anno 2022, all’interno della collaborazione tra CURSA e Città metropolitana di Roma Capitale, rappresentando un’appendice del più ampio progetto dell’Atlante del Cibo e del Piano del Cibo della Città metropolitana. 

I ricercatori del CURSA, Università del Molise, in visita agli empori solidali Ceas sono stati Davide Marino e Francesca Benedetta Felici, insieme alla Ricercatrice Kayleigh Garthwaite, professoressa associata all' Università di Birmingham e autrice del libro "Hunger Pains. Life inside Foodbank Britain" (in italiano: I dolori della fame. La vita all'interno del Banco Alimentare in Gran Bretagna).

 
Il progetto riunisce un gruppo multidisciplinare di circa 12 ricercatori e ricercatrici con l’obiettivo di approfondire la conoscenza sul fenomeno della insicurezza alimentare e della povertà alimentare, attraverso l’elaborazione di indici e metodologie che riescano a misurare la diffusione del fenomeno, espandere la conoscenza sul sistema di assistenza alimentare, ricostruendo, attraverso diverse fonti di dati, la “filiera della solidarietà”, ovvero l’insieme di attori, relazioni e attività legate all’aiuto alimentare, prestando attenzione alle criticità e ai caratteri innovativi. In ultimo l'Osservatorio ha anche come obbiettivo quello di fornire delle raccomandazioni politiche agli attori pubblici, attraverso la costruzione di un tavolo partecipativo con le associazioni del territorio che si occupano di assistenza alimentare. L’obbiettivo del tavolo di lavoro è quello di formulare in maniera partecipativa delle proposte di politiche per contrastare il fenomeno della povertà alimentare.

Gli empori solidali CEAS offrono anche frutta e verdura biologica

Gli empori solidali CEAS offrono anche frutta e verdura biologica

Ma cos'è lo spreco alimentare?

Con il termine “spreco (o eccedenza) alimentare” si intendono tutti quei prodotti alimentari scartati lungo la filiera agroalimentare per ragioni economiche, estetiche o perché in prossimità della scadenza di consumo, ma ancora perfettamente commestibili e potenzialmente destinabili al consumo umano. Il fenomeno dello spreco alimentare rappresenta un grande paradosso del nostro sistema, poiché, insieme alla povertà alimentare, esprimono il fallimento dell’incontro tra la domanda e l’offerta di cibo nel mercato. Da una parte, una porzione della popolazione che non riesce a permettersi il cibo di cui ha bisogno; dall’altro, una porzione di cibo che non viene consumato dalle persone.

L’Osservatorio ha deciso di portare avanti un lavoro di analisi degli sprechi alimentari sul territorio della Città metropolitana di Roma Capitale. Attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di 160 famiglie, sono stati indagati i comportamenti alimentari delle stesse. Dalle prime analisi descrittive del campione emerge che quasi il 71% delle famiglie con minorenni intervistate spreca abitualmente del cibo; contrariamente alle persone singole, delle quali solo circa il 20% spreca del cibo. In quanto all’appartenenza territoriale delle famiglie, emerge che circa l’85% delle coppie che vivono in Comuni o municipi a basso indice di sviluppo umano (Human Development Index) spreca abitualmente del cibo; mentre circa l’87% delle famiglie con minorenni che vivono in Comuni cintura o intermedi sprecano del cibo.

Il gruppo di ricerca con Mauro Giardini in visita all'emporio solidale di Villalba di Guidonia, sede del progetto del distretto 5.2

Il gruppo di ricerca con Mauro Giardini in visita all'emporio solidale di Villalba di Guidonia, sede del progetto del distretto 5.2

L' Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare in visita agli empori solidali Ceas

Ulteriori elaborazioni scientifiche sono necessarie per motivare i risultati appena menzionati. Tuttavia, in base alle interviste esplorative condotte dall’Osservatorio, si possono formulare due ipotesi che spieghino, in particolare, la correlazione negativa tra Indice di Sviluppo Umano dei municipi di Roma e il livello di spreco alimentare. Il fenomeno dello spreco alimentare risulta essere maggiore nei municipi caratterizzati da un basso Indice di Sviluppo Umano poiché, in questi municipi, il livello medio di reddito risulta particolarmente basso. Un basso reddito porta le famiglie a fare la propria spesa in negozi quali i discount, in cui i prezzi dei prodotti risultano più bassi, e a favorire la quantità, piuttosto che la qualità degli alimenti. In questo modello di consumo, in cui la qualità ha bisogno di essere sacrificata, il valore del cibo diminuisce e lo spreco alimentare risulta più frequente. Capita spesso che le famiglie, per risparmiare, preferiscano acquistare attraverso delle offerte del tipo “3x2”, caratterizzate da una maggiore quantità di cibo ad un prezzo più basso.

Anche per Mauro Giardini, Presidente di CEAS, il reddito incide sulle scelte alimentari, obbligando ad acquistare quantità a scapito della qualità, ma aggiunge anche che tutto il sistema di produzione, vendita e marketing delle grandi distribuzioni contribuisce a creare questo fenomeno: sovrapprodurre sapendo che una percentuale andrà persa per errori o mancate vendite, generando nel contempo un prezzo finale talmente basso da invoiare all'acquisto ampie fette della popolazione che vive in zone a basso indice di sviluppo. Non è quindi solo un fattore economico, ma anche un errato messaggio che viene inviato al consumatore o spesso una mancanza di informazioni corrette raggiungibili dallo stesso. Il consumatore deve sapere come è stata realmente allevata a terra quella gallina, che differenza c'è tra un biologico industriale o dell'azienda agricola, oppure come è stato lavorato il minestrone prima di arrivare congelato al discount e perché è stato generato quel prezzo finale. In questo è assolutamente indispensabile il supporto sul territorio di tutte le associazioni del terzo settore che distribuiscono gli aiuti alimentari ma ancora di più sono fondamentali gli empori solidali, cioè dei veri e propri supermercati dove il cliente viene informato sulla corretta alimentazione, sul percorso che gli alimenti fanno, sulla filiera e sulla sostenibilità, sulla corretta gestione delle scadenze evitando gli sprechi. Negli empori solidali Ceas la stessa logica dei prezzi è finalizzata alla corretta alimentazione: i cibi sani, alla base della piramide alimentare e non lavorati, sono meno costosi, frutta e verdura sono gratuite ed in quantità illimitata secondo disponibilità, mentre sono più costosi e spesso acquistabili in quantità limitate cibi come merendine, patatine, bibite zuccherate, ecc. Quindi lo scopo intrinseco degli Empori è quello di migliorare non solo la povertà reddituale ma anche quella educativa e culturale, per creare dei consumatori consapevoli.

l'emporio di Guidonia è stato progettato senza barriere, anche in cassa, per far partecipare all'attività quotidiana i ragazzi del vicino Centro Maria Gargani

l'emporio di Guidonia è stato progettato senza barriere, anche in cassa, per far partecipare all'attività quotidiana i ragazzi del vicino Centro Maria Gargani

Infatti il fenomeno dello spreco alimentare potrebbe essere maggiore nei municipi a basso Indice di Sviluppo Umano anche perché, spesso, questi municipi sono caratterizzati da una maggiore povertà educativa. Inoltre la povertà educativa dei minori ha poi ripercussioni sul loro sviluppo e sulla capacità critica delle proprie azioni una volta cresciuti. La scarsità o assenza di progetti educativi di sensibilizzazione sul territorio intorno al tema degli sprechi e del valore del cibo possono contribuire al fenomeno dello spreco.

Il campione dell’analisi è casuale quindi questi risultati potrebbero anche derivare dalla casualità del campione e devono essere confermati da ulteriori elaborazioni.

La mensa sociale di Agricoltura Nuova

La mensa sociale di Agricoltura Nuova

Secondo la delegazione del CURSA, la forma di assistenza dell’emporio solidale può essere considerata un’innovazione sociale nel sistema degli aiuti alimentari. La sua innovatività è data dal superamento del modello di aiuto del “pacco alimentare”, in cui i beneficiari non possono scegliere i propri alimenti e risultano “passivi” nella relazione di aiuto. Nell’emporio solidale, i beneficiari sono considerati “clienti” e devono essere attivi nello scegliere i prodotti secondo i propri gusti, interagendo con il personale e con gli altri utenti. L’emporio solidale è, inoltre, uno spazio fisico di aggregazione sociale e solidarietà.

i volontari CEAS portano i pacchi nei comuni più lontani dagli empori di Guidonia e Mentana

i volontari CEAS portano i pacchi nei comuni più lontani dagli empori di Guidonia e Mentana

L’emporio solidale risulta funzionale al miglioramento della logistica del sistema degli aiuti perché permette lo stoccaggio e il mantenimento in fresco di alcuni prodotti tramite frigoriferi. Il miglioramento della logistica permette l’ampliamento dell’offerta dei prodotti ai beneficiari (soprattutto per quanto riguarda i prodotti freschi vegetali e proteici). L’emporio risulta particolarmente innovativo per le povertà di tipo “urbano”, ovvero nelle situazioni in cui i beneficiari siano non troppo anziani e in capacità di muoversi dalla propria abitazione. Tuttavia, l’emporio può presentare alcune criticità per alcune organizzazioni, poiché rispetto al “pacco alimentare” richiede uno spazio (non sempre disponibile per le associazioni) e un personale che tenga aperto il punto vendita.

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