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Giustizia, il diritto all'obiezione di coscienza di Piercamillo Davigo.

Francesco Saverio Borrelli nel 2011 chiese scusa "per il disastro seguito a Mani pulite" per poi conclud ere il ragionamento con la famosa frase :"Non valeva la pena di buttare all’aria il mondo precedente per cascare poi in quello attuale"

printDi :: 24 giugno 2023 16:03
Giustizia foto pixabay

Giustizia foto pixabay

(AGR) di Ruggero Cametti

Piercamillo Davigo, ex componente del Csm, uno dei magistrati del pool “ Mani Pulite”, che trent'anni fa sconvolsero la politica italiana, è stato condannato, (leggiamo dai giornali) in primo grado, ad un anno e tre mesi di carcere per aver infranto una regola fondamentale per un magistrato: la violazione del segreto d'ufficio in merito ai verbali secretati resi alla procura di Milano dall’avvocato Piero Amara su una presunta esistenza della Loggia Ungheria.

 
La difesa di Davigo annuncia ricorso e noi, differenti dai giustizialisti , in qualità di garantisti, rimandiamo ,prima di esprimerci in merito, agli esiti finali della lunga procedura processuale appena iniziata..

Certo non siamo stati i soli ad aver visto , il feretro di Silvio Berlusconi, “scortato da un picchetto d’onore, passare davanti a Palazzo di Giustizia, diretto al Duomo, dove lo attendevano migliaia di persone, il Presidente Mattarella, i vertici del governo e le più alte cariche delle istituzioni italiane. Per rendergli onore, come si conviene, a un padre della patria. (Porro 15-6-2023).

E per molti ,quel passaggio è stato un bel vedere, come un pernaccchio alla Eduardo, nel film "L'Oro di Napoli", nei confronti di una giustizia non sempre giusta.

C'è differenza tra la Legge e la Giustizia. La Legge è scritta dagli uomini, esseri per loro natura provvisori e caduchi, mentre la Giustizia è altro. Il dibattito su cos' è la giustizia è complesso : si muove tra religione, etica, filosofia e morale. Le cose però si possono semplificare con semplici domande. : il processo a Tortora è stato un giusto processo ?

Viene in mente a coloro i quali seguono con passione i fatti giudiziari , e non siamo i soli, la figura dell' ispettore Javert ,il poliziotto che consacrò la propria vita al suo lavoro e per tanti , tanti anni diede la caccia in modo ossessivo al galeotto Jean Valjean ,il protagonista principale dei Miserabili di Victor Hugo.

Javert non era capace di compassione e viveva secondo un’intransigenza feroce che lo portava a non fermarsi di fronte a nulla. Era convinto di incarnare la Giustizia. Nella storia dell'umanità, a tratti, i giustizialisti si affacciano e chiedono di contare : hanno fatto tutti una brutta fine. E Javert non fa eccezione ,combattuto tra il senso di dovere dell’uomo di legge e la voce della coscienza, si suicida gettandosi nella Senna. Gli ultimi pensieri fanno riflettere :“Trovarsi obbligato a confessare che l'infallibile non è infallibile, che vi può essere errore nel dogma, che quando il codice ha parlato non è ancora detto tutto ...che si aprono dei crepacci nell'immutabile, che i giudici sono uomini,che la legge può ingannarsi e i tribunali possono sbagliare!” ( Libro 4 de I Miserabili)

D'Avigo, rimanendo sul tema della coscienza, teorizzò il proprio diritto all’”obiezione di coscienza” quando “vengono toccati i fondamenti etici del mio mestiere”. In che cosa consiste la sua etica? Nel teorizzare che l’indagato A non esce dal carcere finché non denuncia B e C, i quali a loro volta devono denunciare altri. Tutti in galera. Ci dicono che arrestiamo troppo? La verità è che qui si scarcera troppo, disse un giorno. Può tornare a essere libero solo chi fa i nomi di altri, perché “diventa inaffidabile per il sistema del malaffare”. (Il riformista 16-2-2022).Non è facile accettare questo punto di vista.

L'inchiesta del Pool di Milano,destinata a cambiare l’Italia, la cambiò meno del previsto, come ammise lo stesso Borrelli nel 2011 quando, in un’intervista, chiese «scusa per il disastro seguito a Mani pulite. Non valeva la pena – disse – buttare all’aria il mondo precedente per cascare poi in quello attuale». Quello che Borrelli non ebbe modo di capire è che se il mondo attuale è peggiore del mondo che loro pensavano di cambiare , beh, la colpa di chi è stata? Pensavano bastasse distruggere per distruggere? Borrelli consigliò Berlusconi di non candidarsi alle elezioni in presenza di “scheletri nell’armadio”, e offrì se stesso al presidente Scalfaro per governare l’Italia “come servizio di complemento”.(Il Riformista 16-2-2023). Forse ancora non conosciamo tutto della ossessiva guerra condotta contro Berlusconi dai vari Javert italiani.

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

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