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RELAZIONE SULLO STATO SANITARIO DEL PAESE 2001-2002

print05 agosto 2003 18:43
Girolamo Sirchia

Girolamo Sirchia

(AGR) Il Ministero della Salute Girolamo Sirchia ha presentato al Parlamento la Relazione sullo stato sanitario del Paese 2001-2002. La Relazione valuta gli obiettivi quali-quantitativi raggiunti nel biennio in relazione agli anni precedenti e al nuovo contesto europeo. Dai dati rilevati si evidenziano risultati concreti e positivi in generale per quanto attiene la speranza di vita e il rapporto tra salute e malattia, mentre alcuni indicatori inerenti i determinanti della salute (stili di vita) mostrano un quadro stabile o in aumento per quanto concerne le dipendenze (alcool, fumo), soprattutto nei giovani.

La speranza di vita alla nascita è cresciuta nel biennio 2001-2002, passando da 75.8 anni per gli uomini e 82 per le donne, rilevati nell’anno 2000, rispettivamente a 76.7 e 82.9, mentre è diminuita la mortalità generale. Decresce anche la mortalità per cause materne, perinatali ed infantili ed in particolare quest’ultima continua a diminuire sensibilmente, essendo passata dal 1999 al 2002 rispettivamente dallo 0.5% allo 0.4% (dati riferiti al tasso di mortalità infantile per 10.000 nati vivi).

I dati rilevati confermano la validità del Servizio Sanitario Nazionale che contribuisce a determinare i risultati qui presentati ma, nel contempo, indicano i percorsi che dobbiamo perseguire, delineati nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, con gli obiettivi di salute condivisi con le Regioni.

Il Ministro della salute ha sottolineato la necessità che le Istituzioni centrali e regionali considerino la necessità di investire maggiormente in sanità, anche per assicurare a tutti i cittadini italiani un buon livello qualitativo del sistema e lo stesso diritto ad usufruirne, dovunque essi risiedano, senza esclusioni dichiarate od occulte.

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