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Mutui a tasso fisso o variabile più bassi di quelli di mercato per la prima casa

print28 gennaio 2013 17:47
Rapporto BES 2020 ISTAT: Benessere in Italia, focus sulla Sicurezza

Rapporto BES 2020 ISTAT: Benessere in Italia, focus sulla Sicurezza

(AGR) Mutui agevolati per i pensionati e i dipendenti pubblici, che possono chiedere all’Inps (presso cui è confluito l’Inpdap) un finanziamento agevolato a tasso sia fisso che variabile, con spread più bassi rispetto a quelli di mercato. >

Dipendenti pubblici e pensionati possono accedere al mutuo per l’acquisto della prima casa con un tasso fisso al 3,75% e tassi variabili al 1,23% (con spread allo 0,9%), condizioni decisamente competitive rispetto a quelle offerte dal mercato (tasso fisso medio al 5% e variabile al 3,5%). >

Un mutuo agevolato concesso dall’Inps, quindi, costa oggi circa 200 punti base in meno rispetto ad un mutuo concesso a condizioni normali ad un qualsiasi cittadino: in altri termini, per fare un esempio, su un mutuo di 150mila euro da rimborsare in 20 anni, il risparmio per pensionati e dipendenti pubblici è di circa 160 euro al mese (2mila euro all’anno). >

Il mutuo Inps può essere erogato esclusivamente per l’acquisto della prima casa, con una durata variabile tra i 10 e i 30 anni, e per un importo massimo di 300mila euro, che può coprire fino al 100% del valore di perizia dell’immobile. >

Possono accedere al mutuo a condizioni agevolate, in base al Regolamento Inps in vigore dal 1 ottobre 2011:
  •  i dipendenti pubblici in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  •  i pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali da almeno 3 anni.  >


Inoltre, trattandosi di mutuo per l’acquisto della prima casa,  lavoratori e pensionati (ed il loro nucleo familiare) non devono risultare proprietari di altra abitazione in tutto il territorio nazionale. >

Per poter richiedere il mutuo agevolato bisogna presentare domanda all’Ufficio Provinciale o Territoriale Inps Gestione ex Inpdap competente, tramite apposito modello fornito dall’Istituto, corredata da tutta la documentazione richiesta, secondo tre scadenze: dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre di ogni anno.  >

Tutte le domande vengono accolte, a patto di rispettare i requisiti richiesti, fino ad esaurimento delle risorse disponibili> (assegnate ogni quadrimestre alle Direzioni regionali): per il2013>, il budget stanziato è di800 milioni di euro>, suddivisi su base regiona.

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