Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

ELEZIONI Europee 2004 - amministrativo per Province e Comuni -

print12 giugno 2004 11:43
(AGR) COME SI ELEGGE IL SINDACO

Comuni con meno di 15 mila abitanti - In questi Comuni si vota con un sistema maggioritario a turno unico: viene eletto chi ottiene il maggior numero di voti (maggioranza relativa). Diventa sindaco chi ha ottenuto il maggior numero di voti; la lista collegata si aggiudica i 2/3 dei seggi del consiglio; il restante terzo viene suddiviso tra gli altri partiti o coalizioni in base alle percentuali ottenute. Il primo seggio delle liste di maggioranza spetta ai candidati sindaci sconfitti. In caso di parità tra due candidati alla carica di sindaco si procede al ballottaggio la seconda domenica successiva. In caso di ulteriore parità viene eletto il candidato più anziano.

Comuni con più di 15 mila abitanti - In questi Comuni si vota con un sistema maggioritario a doppio turno: se al primo turno nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta (50% + 1 dei voti), si procede al ballottaggio nella seconda domenica successiva tra i due più votati. Ciascun candidato può essere collegato a una o più liste e gli elettori possono esprimere due scelte: una per il sindaco e una per la lista dei consiglieri. E' possibile scegliere una lista diversa da quella collegata al candidato cui si accorda il proprio voto (voto disgiunto). Nella fase intermedia tra primo e secondo turno i due candidati che vanno al ballottaggio possono collegarsi a liste diverse rispetto a quelle che li avevano appoggiati nella prima votazione. In fase di ballottaggio gli elettori possono scegliere soltanto il candidato sindaco; non sono ammessi voti alle liste.

COME SI ELEGGE IL CONSIGLIO COMUNALE>
Comuni con meno di 15 mila abitanti - Ciascun candidato sindaco è collegato a una sola lista e quindi scegliendo un candidato si sceglie automaticamente anche la lista di consiglieri ad esso collegata; ciascuna lista deve essere composta da un numero di candidati che non sia superiore a quello dei consiglieri da eleggere e non sia inferiore ai 3/4 del totale. L'elettore può esprimere una preferenza tra i consiglieri della lista collegata al candidato prescelto, scrivendone il cognome sotto il contrassegno della lista.

Comuni con più di 15 mila abitanti - Le liste devono comprendere un numero di candidati non superiore al numero dei consiglieri da eleggere e non inferiore ai due terzi del totale. Per l'elezione del consiglio possono presentarsi tre diverse situazioni: 1) il sindaco viene eletto al primo turno ma la lista o le liste collegate non raggiungono il 50% dei voti: in questo caso i seggi vengono ripartiti col metodo proporzionale secondo il sistema d'Hondt ed è possibile che il consiglio sia composto per la maggioranza da esponenti dell'opposizione nel caso in cui la lista o le liste di uno dei candidati sconfitti abbiano ottenuto più del 50% dei voti. 2) la lista o le liste collegate al candidato eletto al primo turno raggiungono il 40% dei voti e nessun'altra lista supera il 50%: alla lista collegata all'eletto viene assegnato il premio di maggioranza (60% dei seggi). I rimanenti seggi vengono assegnati col metodo d'Hondt. 3) il sindaco viene eletto al ballottaggio ma la lista collegata ottiene già nel primo turno il 40% dei voti senza che nessun'altra lista abbia raggiunto il 50%: anche in questo caso alla lista viene assegnato il premio di maggioranza (60%) e il resto dei seggi viene assegnato col metodo proporzionale (sistema d'Hondt). Non sono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che non abbiano raggiunto la soglia del 3% dei voti. Riassumendo, è chiaro che nei Comuni con meno di 15 mila abitanti il sindaco eletto avrà certamente la maggioranza in consiglio, questo può non accadere nei Comuni con più di 15 mila abitanti, dove il sindaco può trovarsi con la maggioranza del consiglio in mano all'opposizione.


ELEZIONI CIRCOSCRIZIONALI> - I Comuni con più di 100 mila abitanti sono suddivisi in circoscrizioni la cui organizzazione e modalità di elezione viene disciplinata dallo statuto comunale e da un regolamento. Anche i Comuni con più di 30 mila abitanti possono decidere liberamente di organizzarsi in circoscrizioni.

LE ELEZIONI PROVINCIALI

COME SI ELEGGE IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA> - Come per il sindaco, anche per il presidente di Provincia vige la norma dell'elezione diretta, ma in questo caso non si fa distinzione in base al numero degli abitanti. Ciascun candidato deve essere collegato a uno o più gruppi che si presentano per il consiglio provinciale. L'elettore vota una sola scheda, scegliendo il candidato ed eventualmente un gruppo (ma solo tra quelli collegati al candidato prescelto). Se nessuno raggiunge la maggioranza assoluta al primo turno, si procede al ballottaggio.

COME SI VOTA - L'elezione dei consiglieri provinciali è effettuata sulla base di collegi uninominali (in ogni provincia ci sono tanti collegi quanti sono i seggi da assegnare). Le modalità sono simili a quelle del consiglio comunale, ma con una differenza: accanto ai contrassegni dei gruppi di candidati è già segnato il nome del candidato consigliere che si presenta nel collegio uninominale.
L'elettore ha tre possibilità:
1) votare solo il contrassegno di uno dei gruppi: il voto viene attribuito automaticamente anche al candidato presidente e al candidato consigliere.
2) votare solo il candidato presidente
3) votare solo il candidato consigliere: in questo caso il voto viene assegnato automaticamente anche al gruppo e al candidato presidente ad esso collegato.
Non è ammesso il voto disgiunto.

Se il presidente viene eletto al primo turno, il gruppo che lo appoggia ottiene il 60% dei seggi (premio di maggioranza) se ha raggiunto almeno il 40% dei voti. I restanti seggi sono assegnati col metodo proporzionale (sistema d'Hondt). Come per il consiglio comunale dei Comuni superiori ai 15 mila abitanti, può succedere che la coalizione del presidente eletto non abbia la maggioranza in consiglio.
Se il presidente viene eletto al secondo turno, il gruppo che lo sostiene ottiene il 60% dei seggi se nessun altro gruppo ha superato nel primo turno il 50% dei voti. I seggi rimanenti sono assegnati col metodo proporzionale (sistema d'Hondt).
I gruppi che non raggiungono la soglia del 3% dei voti non sono ammessi alla spartizione dei seggi.

IL METODO D'HONDT - Questo sistema viene utilizzato per l'attribuzione dei seggi col sistema proporzionale nei consigli comunali, nei consigli provinciali e anche nella quota proporzionale per elezione del Senato. Si prendono in considerazione i voti ottenuti da ciascuna lista e si dividono per tutte le cifre da 1 al numero di seggi da assegnare. I risultati ottenuti (quozienti) vengono elencati in ordine decrescente fino a raggiungere il numero dei seggi da assegnare; ogni lista ottiene tanti seggi quanti sono i quozienti che ha ottenuto nella graduatoria.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE