Viterbo, Giacinta Marescotti.... una santa moderna
(AGR) Giacinta Marescotti, nata nel 1585 da una potente famiglia che vantava discendenze dal leggendario scozzese Mario Scoto, alleato di Carlo Magno, è l'affascinante e intensa protagonista del secondo appuntamento del ciclo di conferenze “La storia raccontata nella Viterbo Sotterranea”. Figlia del conte Marcantonio Marescotti e di donna Ottavia Orsini, contessa di Vignanello (il cui padre aveva realizzato il Parco dei Mostri di Bomarzo), studiò, assieme alle sue due sorelle Ginevra e Ortensia, presso il convento di San Bernardino a Viterbo, dove prese i voti volontariamente in seguito a vicende personali. Ma la conversione di Giacinta arrivò più tardi, come in un avvincente romanzo, in cui emerge una figura di donna estremamente moderna e attuale. Un donna che ha idealmente rappresentato il punto di rottura tra l'antico e il nuovo. Il concetto di santità si trasforma così dopo il Concilio di Trento e coinvolge il processo che ha riguardato Giacinta Marescotti: una donna che ha vissuto intensamente nella penitenza e nella preghiera e che ha realizzato in grado eroico tutte le virtù.Giacinta Marescotti fu beatificata nel 1726 da papa Benedetto XIII e santificata nel 1807 da papa Pio VII. Il corpo della santa è conservato nella chiesa del monastero di San Bernardino a Viterbo.La conferenza “Giacinta Marescotti: una santa moderna” si svolgeràvenerdì 24 maggio 2013, alle ore 17:30 presso Tesori d'Etruria, porta d'ingresso della Viterbo Sotterranea, in piazza della Morte, 1.