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Roma, Ecomuseo Casilino: Hip-Hop come patrimonio culturale immateriale

Il 17 e 18 ottobre sono in programma due giornate di incontri, dialoghi e jam session aprono il dibattito sulla candidatura – ancora in fase preliminare – dell’Hip Hop come patrimonio culturale immateriale UNESCO per la sua potente forza di identificazione comunitaria.

printDi :: 12 ottobre 2025 17:23
breaking bboy lion king foto by Niccolo Verrecchia Hip Hop_CineFest

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(AGR) Da “musica del ghetto” a movimento culturale globale, l’hip hop trova la sua naturale collocazione nelle periferie di tutto il mondo: il genere musicale che più identifica la resilienza delle comunità afroamericane e latinoamericane degli anni ‘70 in quartieri come il Bronx, a New York, ha camminato a lungo prima di diventare uno dei movimenti culturali più influenti del XX e XXI secolo.

Oggi, a più di 50 anni dalla nascita dell’hip hop, resta una grande sfida: far entrare questo genere musicale nel patrimonio culturale immateriale tutelato da UNESCO, grazie alla sua potente forza di identificazione comunitaria.

 
Ed è proprio dove molte identità ibride della cultura urbana di Roma nel suo quadrante est convivono, dove l’identità è cultura anche grazie al lavoro incessante dell’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, che il 17 e il 18 ottobre si terranno due giornate di incontri, laboratori e dialoghi dedicate alla candidatura - ancora in stato embrionale - dell’Hip Hop come patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO: l’iniziativa è promossa da Hip Hop Cinefest e Hip Hop Protection, con il supporto dell’Ecomuseo Casilino, e si inserisce nel più ampio programma degli eventi del “Giubileo dei Margini”. 

L’hip hop è  una cultura interdisciplinare che oggi trova spazio nei musei, nelle università e nei progetti educativi, ma è soprattutto un grande strumento di inclusione e innovazione sociale.

Dei diversi aspetti che compongono il variegato mondo dell’hip hop si parlerà in momenti diversi: il 17 ottobre, con un’introduzione con rappresentanti del mondo culturale e istituzionale e una serie di dialoghi con protagonisti delle quattro discipline dell’Hip Hop – MCing, Breaking, DJing e Writing – per raccontarne storia, linguaggi e attualità; il 18 ottobre con una jam multidisciplinare aperta al pubblico che permetterà di sperimentare direttamente la creatività dell’Hip Hop, mentre la sessione conclusiva con antropologi, esperti UNESCO e istituzioni locali aprirà il dibattito sul percorso di candidatura.

Obiettivo dell’evento è creare un ponte tra comunità artistiche, mondo accademico e istituzioni, per avviare insieme l’iter verso il riconoscimento internazionale dell’Hip Hop come patrimonio culturale immateriale, tutelando e celebrando la sua eredità globale e il suo potenziale educativo e sociale.

17 ottobre - 17.00 - 20.00- Dialoghi sulle discipline dell’Hip Hop
Casa della Cultura e dello Sport “Silvio Di Francia”, Via Casilina 665, Roma

18 ottobre - 10.00-12.00 - Workshop
Giardino Liberato della Certosa, via Francesco Paciotti 3, Roma

18 ottobre - 17.00 - 20.00 - Dalla pratica all’Unesco
Aula Studio Tor Pignattara, Via Acqua Bullicante 2, Roma

foto da comunicato stampa

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