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Ostia, "sold out" a piazza Anco Marzio per Uto Ughi

La formula proposta da Uto Ughi è stata la chiave di volta vincente per diffondere e far apprezzare a tutti la musica classica. Lo stesso maestro ricordando un suo concerto nel vicino teatro romano di Ostia Antica ha commentato: "Un pubblico con due sensibilità diverse, ma va bene così"

printDi :: 14 settembre 2025 15:26
Uto Ughi nel concerto di piazza anco marzio

Uto Ughi nel concerto di piazza anco marzio

(AGR) Il violino del Maestro Uto Ughi incanta piazza Anco Marzio ad Ostia. Oltre 6 mila persone assiepate attorno al palco (solo 400 sedie), in religioso silenzio, anche i bambini...guardati a vista od in braccio ai genitori, a godere di questa performance eccezionale di uno dei più grandi violinisti al mondo. E' la prova "provata" che Ostia può e deve ospitare questi eventi ed il pubblico ha evidenziato anche la maturità giusta per apprezzare la musica classica, forse sarebbe stato meglio organizzare ed ospitare l’evento nella vicina piazza dei Ravennati al pontile, dove si sarebbero potute collocare almeno 1200 sedie ed altro neo è stata la presenza dei bagni chimici, posizionati ai margini delle aiole, ma alla fine tutto è andato per il meglio.

La formula proposta da Uto Ughi è stata la chiave di volta vincente per diffondere e far apprezzare a tutti la musica classica. La conferma è venuta dallo stesso maestro, il quale, ricordando un suo concerto nel vicino teatro romano di Ostia Antica di circa dieci anni fa ha commentato: “Un pubblico indubbiamente con due sensibilità diverse, ma va bene anche così….ringrazio Ostia”.

 
Uto Ughi riceva medaglia ricordo dal Campidoglio

Uto Ughi riceva medaglia ricordo dal Campidoglio

Sold out in piazza Anco Marzio, gremita in ogni angolo, in attesa di Uto Ughi che è stato accompagnato dall’Orchestra I Virtuosi Italiani in un viaggio affascinante tra i capolavori per violino e orchestra.

Dopo i saluti di rito del presidente del X Municipio Mario Falconi e della consigliera comunale (FdI) Maria Cristina Masi, che con un emendamento ha portato il maestro Ughi sul litorale, si parte con Johann Sebastian Bach (1685 – 1750 Concerto in la minore per violino, archi e basso continuo BWV 1041 – Allegro · Andante · Allegro assai) e subito la prima chicca “Sapete che Bach ha avuto 20 figli e ad ognuno faceva suonare uno strumento diverso, ogni melodia, come potete immaginare, aveva lunghe prove in famiglia”.

A seguire: Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi (1678 – 1741) La Primavera, op. 8 n.1, RV 269 – Allegro · Largo · Danza pastorale: Allegro L’Inverno, op. 8 n.4, RV 297 – Largo

L’Estate, op. 8 n.2, RV 315 – Presto. “Le Quattro Stagioni sono composizioni musicali accompagnate da poesie che fanno capire meglio la musica la descrizion le stagioni dell’anno, o meglio, sono dei sonetti che indicano le quattro stagioni: raccontano in musica le nevicate invernali, i toni caldi dell’autunno, il risveglio della natura con la Primavera il frusciare dell’acqua dei ruscelli, il cinguettio degli uccelli, i temporali estivi, Vivaldi amava passeggiare ed annotava le impressioni che la natura gli suggeriva”

A seguire l’estate e poi l’inverno:“Ora vi faremo sentire l’adagio dell’inverno dove Vivaldi immaginava un casolare isolato, tipo quadro fiammingo, i cui abitanti si raccontano storie vissute durante la giornata intorno al fuoco...fuori c’è brutto tempo si sentono i chicchi di grandine che cadono sulle tegole del casolare”

Tra gli altri brani annotiamo, come da programma: - Luigi Boccherini (1743 – 1805) Sinfonia in Re Magg. n.1 per orchestra d’archi – Allegro assai · Andante · Presto; Fritz Kreisler (1875 – 1962) Preludio e Allegro nello stile di Pugnani, in mi minore, per violino e orchestra d’archi; Camille Saint-Saëns (1835 – 1921) Introduzione e Rondo Capriccioso Op. 28 per violino e orchestra d’archi

E per finire il tango di Astor Piazzolla: “Piazzolla era figlio di immigrati in Argentina e conservava una grande nostalgia per l’Italia. Suoneremo Oblivion, un brano straordinario, per violini”

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Un gran finale a conferma che non è stato un semplice concerto ma un’esperienza culturale unica, capace di avvicinare anche i non addetti ai lavori alla bellezza della musica classica. L’iniziativa promossa da Roma Capitale – Municipio X, è nata da un’idea della Fondazione Uto Ughi ed è stata organizzata dall’Associazione Milanollo, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, va ad inserirsi nel più ampio progetto culturale che il Maestro porta avanti da anni: diffondere la musica come patrimonio universale, accessibile a tutti, e sostenere i giovani talenti. Il concerto di piazza Anco Marzio fa parte di un tour itinerante che ha attraversato le città più belle d’Italia, portando la musica nelle piazze, tra la gente, in luoghi simbolici della storia e della cultura del Paese.

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piazza anco marzio platea concerto Uto Ughi

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