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Ostia, città d'arte

print18 dicembre 2014 18:39
(AGR) Da oltre duemila anni e mezzo, Roma ha un affaccio sul mare: Ostia. Oggi, questo nome andrebbe conosciuto, difeso, tutelato, valorizzato.Perché è un “quartiere d'arte”. Di solito si usa l'espressione città d'arte per indicare un gioiello urbanistico che racchiude tesori d'arte e distoria, uno scrigno che conserva straordinarie bellezze ambientali e culturali. Ma questo principio vale anche per i quartieri (o i Municipi

metropolitani) che conservano nel loro territorio un patrimonio immenso e articolato.

Facendo qui “sintesi” tra i territori confinanti dei comuni di Roma e Fiumicino, e alludendo soprattutto all'area del X Municipio capitolino, ci troviamo di fronte ad un concentrato incredibile di ricchezze naturalistiche e culturali. Solo per fare qualche

esempio: dai Porti imperiali di Claudio e Traiano ai resti della cosiddetta Villa di

Plinio, dagli Scavi di Ostia Antica ai ruderi di Ficana, dalla Pinete di Castelfusano e Castelporziano al Litorale di Ostia, dal Borgo medioevale di Ostia Antica alla michelangiolesca Tor San Michele, dal Parco Pasolini all'Idroscalo alla Necropoli di Porto e agli affreschi di Lorenzo Viani nella Caserma IV Novembre della Guardia di Finanza... E gli esempi potrebbero continuare per un bel pezzo. Se ci rendessimo conto che le nostre comunità locali sono eredi di uno straordinario patrimonio, forse lo tratteremmo meglio. Soprattutto con iniziative mirate e concrete. Anche l'Associazione culturale Clemente Riva ha deciso di dare il suo piccolo contributo. Come? Ecco

qualche idea che speriamo e contiamo di realizzare nel corso del 2015: dedicare la terza edizione del concorso nazionale “Fotolibrando” ad Ostia Antica (Scavi e Borgo), promuovere visite guidate (nostre o di altre Associazioni) ai tanti Beni artistici e storici del territorio, organizzare incontri “ad hoc” nel Centro culturale “La Vasca” presso la

parrocchia lidense di S.Monica (con grandi esperti come Salvatore Spoto, Sergio Ronci e altri), contribuire economicamente a qualche importante restauro, segnalare su Prisma e durante le Feste del libro di Ostia guide e saggi (penso ad esempio all'Apl Edizioni di Caterina Dini) che con testi e immagini raccontano il nostro patrimonio, fonte di identità culturale ma anche fulcro di sviluppo sociale ed economico.

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