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Ostia Antica, visita agli scavi anche dal fiume

print16 dicembre 2013 22:44
(AGR) “Bisogna riaprire subito l'accesso pedonale agli scavi di Ostia Antica anche dal Tevere, arrivare agli scavi con il battello è un modo bello e utile di vivere il fiume e il sito archeologico - dichiara Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio -. La chiusura di questa entrata da parte della Soprintendenza dell'area archeologica di Ostia Antica costringe i visitatori che vengono dall'acqua a percorrere 2 km a piedi per raggiungere i cancelli principali su via dei Romagnoli. Sono migliaia i ragazzi delle scuole che da più di 10 anni vanno in visita in questi luoghi per godere di un importante patrimonio storico-archeologico poco fuori dal centro di Roma. L'esperienza sul battello è modo sano per permettere ai romani e al mondo turistico di vivere il fiume, una bella combinazione tra storia e natura. L'insieme di battello, scavi e educazione ambientale è un combinato disposto che porta a una fruizione sostenibile di storia e natura. Diciamo sempre che il nostro territorio può vivere di turismo e poi non possiamo bloccarne una fetta così bella. Il Circolo SEL Litorale Romano ha subito condiviso la richiesta di Legambiente di riaprire l'accesso ai battelli del Tevere per gli scavi di Ostia Antica.

“Pensiamo inoltre – si legge su una nota - che tutta la questione delle concessioni ai privati dello specchio d'acqua della foce del Tevere vada rivisto. La normativa varata da Storace a suo tempo, e applicata poi dalla Polverini, lascia seri dubbi sull'utilizzo che, aiutato da qualche parolina qua e là inserita nella nuova normativa, viene ormai consentito delle golene ad uso di cantieristica anzichè di aree di esondazione. Là dove prima era possibile solo la destinazione ad aree verdi e orti, si riscontra ormai l'ormeggio di natanti in 3^ e 4^ fila che potrebbero seriamente pregiudicare il defluire delle acque del Tevere in caso di piena e mettere a repentaglio la sicurezza idrogeologica di Ostia. Constatiamo l'abbattimento di alberature sugli argini che, lo ricordiamo, appartengono all'area protetta della Riserva del Litorale Romano. 

In uno con la richiesta di Legambiente chiediamo quindi la riconsiderazione dell'assetto della Foce del Tevere e l'apertura di un tavolo tecnico presso il X Municipio finalizzato alla messa in sicurezza, alla fruibilità turistica, al libero accesso alle sponde del fiume che tanta parte ha nella cultura di Roma”.

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