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"Al bubduqyya, il Concerto Perduto", del violoncellista e compositore Giovanni Sollima, Istituzione Universitaria dei Concerti

Per i Concerti dell'Aula Magna il violoncellista Giovanni Sollima che, con Il Pomo d’Oro e Federico Guglielmo violino concertatore, propone un programma d'ispirazione mediorientale che accosta composizioni dello stesso Sollima e di Vivaldi a musiche tradizionali albanesi e cipriote

printDi :: 11 marzo 2024 14:20
Sollima ph credit Alberto Panzani

Sollima ph credit Alberto Panzani

(AGR) Martedì 12 marzo ore 20.30 in Aula Magna, l’Istituzione Universitaria dei Concerti presenta il progetto di un grande sperimentatore: il violoncellista e compositore Giovanni Sollima che, con Il Pomo d’Oro e Federico Guglielmo violino concertatore, propone un programma d'ispirazione mediorientale dal titolo Al bubduqyyia - Il Concerto Perduto che accosta composizioni dello stesso Sollima e di Vivaldi a musiche tradizionali albanesi e cipriote. 

Giovanni Sollima, uno dei musicisti più originali del nostro tempo, non è solo un virtuoso del suo strumento, è anche un compositore, un eccezionale scopritore, trasformatore ed esecutore di tradizioni musicali popolari ormai scomparse. Il suo modo di suonare, altamente energico e comunicativo, riesce sempre a sorprendente il pubblico.

 
Questo concerto - ci racconta lo stesso Sollima - è concepito come un omaggio a Venezia, che riprende nel titolo l’antico nome della città, quale luogo di convivenza di comunità e culture diverse, provenienti dal Mediterraneo, dalle terre del Nord, dal Levante. Una città scomparsa, ma di cui si trova traccia, ad esempio, nella toponomastica: Salizada dei Greci, Riva degli Schiavoni, Campiello degli Albanesi, Fontego dei Turchi, Calle dei Ragusei, Fondamenta dei Mori, Campo dei Tedeschi, Sottoportico degli Armeni. Venezia è città di contaminazione, fertile terreno per il fiorire delle arti. Una città nella quale però, secondo Giorgio Agamben, abitare oggi è come leggere una lingua morta. In qualche modo, però, questa lingua ancora parla e viene letta, così come accade per le composizioni. Il concerto si articola quindi in uno straordinario lavoro di montaggio di frammenti del passato, della musica classica (Vivaldi, Tartini) e popolare, con l’obiettivo di aprire le composizioni a possibilità inedite e regalare alla musica una nuova vita nel tempo attuale dell'esecuzione e dell'ascolto. Far risuonare i frammenti di Antonio Vivaldi oggi, in una nuova composizione, li apre a possibilità inedite, a una nuova vita. Venezia è il concerto perduto.

Martedì 12 marzo ore 20.30

Giovanni Sollima violoncello
Il Pomo d’Oro
Federico Guglielmo violino concertatore 

Al bubduqyyia - Il Concerto Perduto

Trad. Cipro  "Kartsilamades" (I. ballo Karsilama) 
Giuseppe Tartini  "Lieto ti prendo” e "Aria del Tasso e Gondoliera" 
Giovanni Sollima  "Il Concerto Perduto" (dalla restante parte di viola del Concerto RV787 per Teresa) 
Trad. Cipro  "Kartsilamades" (III. ballo Karsilama) 
Antonio Vivaldi  Concerto in si bemolle maggiore RV 547 
Trad. Arbereshe  Moje Bokura 
Giovanni Sollima  "Moghul" 
Trad. Cipro  "Kartsilamades" (II. ballo Karsilama) 
Antonio Vivaldi  Sinfonia dall'opera "Dorilla in Tempe" 709 
Antonio Vivaldi  Recitativo dal Concerto "Grosso Mogul" RV 208 
Antonio Vivaldi  "Il Proteo o sia il mondo al rovescio" 
Antonio Vivaldi  Concerto in fa maggiore RV 544 
Giovanni Sollima  The Family Tree

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