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Tragedia sfiorata in Toscana, crolla un ponte di 300 metri sul Magra

Dramma sfiorato, paura e rabbia per l'ennesimo cedimento di un ponte che in giornate normali avrebbe potuto provocare morti e feriti. Il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, Alberto Pallotti: controlli più efficaci

printDi :: 08 aprile 2020 16:33
crollo ponre fiume magra riprese elicottero carabinieri

crollo ponre fiume magra riprese elicottero carabinieri

(AGR) Tragedia sfiorata al confine tra Liguria e Toscana. Questa mattina, infatti, un ponte è crollato sul fiume Magra ad Aulla, provincia di Massa Carrara, sulla strada provinciale 70 che collega la bassa Val di Vara con la Val di Magra, in provincia di La Spezia. Due furgoni, che transitavano in quel momento sul ponte, sono precipitati sul letto del fiume, ma sono rimasti in bilico sulla carreggiata collassata. Uno degli autisti di un furgone è rimasto ferito. L'altro sarebbe invece illeso e sotto choc. Il ponte crollato era lungo circa 300 metri.

 “Dobbiamo ringraziare il Coronavirus che oggi, obbligando tutti a stare a casa, ha salvato tante vite innocenti che oggi sarebbero transitate sul ponte in Toscana. Fortunatamente non abbiamo assistito a nessuna Genova due, ma si tratta di un avvenimento che ci deve spingere a cambiare le cose subito e con cognizione di causa”. E’ quanto afferma il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada nlus, Alberto Pallotti, in riferimento al crollo del ponte di Caprigliola, avvenuto stamane alle 10.30. Stando a quanto riferito da testimoni, il tratto di viadotto coinvolto, ubicato nel comune di Albiano Magra che collegava le province di La Spezia e Massa Carrara (sovrastando il fiume Magra), sarebbe esploso proprio mentre sullo stesso transitavano due furgoni. I conducenti sono riusciti a mettersi in salvo, seppur uno di loro abbia riportato ferite. La fornitura di gas alle vicine città stata sospesa immediatamente, poiché proprio sotto al ponte di Caprigliola passano grandi condutture. L’inevitabile fuoriuscita di gas conseguente alla rottura di una condotta è stata tempestivamente controllata dalla società “Italgas”. Attualmente sono in corso valutazioni per ripristinare la fornitura del servizio utilizzando carri bombolai. Lo scorso novembre, l’infrastruttura evidenziò una crepa profonda a causa del maltempo, episodio che fu denunciato da numerosi automobilisti. Fu effettuato un intervento di riparazione susseguente a sopralluogo tecnico dell’Anas, cui seguì il “via libera alla circolazione senza limiti di traffico”.

 
“E’ agghiacciante pensare che un ponte edificato nel 1908, non sia costantemente monitorato -  afferma Alberto Pallotti - . Non devono essere solo i conducenti a fare segnalazioni, ma gli enti preposti alla manutenzione hanno una responsabilità rispetto a cui non devono tirarsi indietro. Abbiamo, in questi giorni, realizzato delle proiezioni in relazione al fenomeno ‘incidenti stradali’ (basate sul confronto con le statistiche degli ultimi anni), rilevando che il Coronavirus ha paradossalmente salvato almeno 400 vite, oltre  che evitare più di 1500 feriti in terapia intensiva. Sono numeri che ci spingono a chiedere controlli sempre più efficaci, specie quando tutto finirà. I conducenti irresponsabili - conclude - facciano un passo indietro e diano spazio alla vita”.

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