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Traffico illecito di rifiuti e riciclaggio: 11 arresti nelle province italiane

Operazione dei Carabinieri per la Tutela Ambientale contro la criminalità ambientale

printDi :: 10 ottobre 2023 11:11
Traffico illecito di rifiuti e riciclaggio: 11 arresti nelle province italiane

Traffico illecito di rifiuti e riciclaggio: 11 arresti nelle province italiane

(AGR) Napoli, 10 ottobre 2023 - Nelle prime ore di stamattina, un'importante operazione condotta dai militari del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli ha portato all'arresto di 11 persone in diverse province italiane. Questa azione è stata coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma ed è il risultato di una complessa indagine sulla gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

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I militari hanno eseguito 11 provvedimenti cautelari personali emessi dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Gli arrestati sono imprenditori, titolari di aziende di trasporto e società di intermediazione operanti nel settore della gestione dei rifiuti. Sono gravemente indiziati di vari reati, tra cui attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, riciclaggio, autoriciclaggio, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discariche abusive.

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L'indagine è stata condotta dal Nucleo Operativo Ecologico di Salerno ed è iniziata con il ritrovamento di un capannone industriale colmo di rifiuti speciali nel Comune di Sora, provincia di Frosinone. Questi rifiuti consistevano principalmente in residui dell'attività di recupero e trattamento dei rifiuti solidi urbani (RSU). Le attività investigative hanno permesso di individuare le aziende produttrici dei rifiuti e le società di trasporto responsabili del traffico illecito.

L'indagine è stata suddivisa in tre fasi:

  1. Nella prima fase, sono state gestite circa 860 tonnellate di rifiuti speciali, tra cui plastica e gomme miste a residui di RSU, che sono stati illecitamente abbandonati nel capannone di Sora, affittato da uno degli indagati.
  2. La seconda fase ha coinvolto circa 126 tonnellate di rifiuti speciali, principalmente residui del trattamento dei RSU, provenienti da impianti di recupero della Campania e della Puglia, che sono stati abbandonati in terreni pugliesi e persino nel parcheggio di un supermercato.
  3. La terza fase ha riguardato la gestione illecita di circa 6.000 tonnellate di rifiuti speciali, anche pericolosi, provenienti da produttori della Campania, abbandonati lungo arterie stradali secondarie o terreni incolti.

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Gli approfonditi accertamenti investigativi, inclusi servizi di osservazione, controllo, pedinamento e attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di individuare tutti i componenti del sodalizio criminale.

Le quantità stimate di rifiuti smaltiti illegalmente, circa 7.000 tonnellate, sono state trattate mediante abbruciamento, interramento e occultamento in aree agricole e capannoni industriali. Questo ha consentito agli indagati di ottenere un ingiusto profitto stimato in circa 1.000.000,00 Euro. Le somme così ottenute sono state oggetto di illecite operazioni finanziarie di riciclaggio.

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Oltre agli arresti, sono state sequestrate le quote di due società ritenute tra i principali organizzatori del traffico di rifiuti. Durante le indagini, erano già stati sequestrati un capannone a Sora, rimorchi carichi di rifiuti abbandonati in un parcheggio di un supermercato a Mesagne e una ex area industriale a Pontecagnano.

Questa operazione fa parte degli sforzi dell'Arma dei Carabinieri nella lotta alla criminalità organizzata ambientale e nella prevenzione degli illeciti ambientali e del traffico di rifiuti su tutto il territorio nazionale e comunitario.

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Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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