Roma, truffa delle tre campanelle, 16 persone denunciate per truffa e gioco d'azzardo nel centro storico
I Carabinieri hanno denunciato 16 persone, tutte straniere, cher agivano in gruppi di 3/4 persone con compiti specifici: croupier, finti scommettitori che simulavano vincite per attrarre le vittime, vedette. Sequestrati tappetini, campanelle, palline di spugna e 2.000 euro in contanti


Carabinieri truffa delle tre campanelle
(AGR) Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, con il supporto dei militari della Compagnia Speciale, hanno svolto una serie di controlli straordinari nel centro storico della Capitale, finalizzati alla prevenzione e al contrasto della microcriminalità, seguendo le linee strategiche indicate dal Prefetto di Roma, dott. Lamberto Giannini, e condivise nell’ambito del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
In particolare, i Carabinieri del Comando Piazza Venezia e della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno intensificato i controlli nelle aree a maggiore afflusso turistico – via del Corso, Fori Imperiali, Fontana di Trevi e Pincio – denunciando in totale 16 persone alla Procura della Repubblica. Gli indiziati, tutti stranieri, sono gravemente indiziati del reato di truffa aggravata, perpetrata ai danni di ignari turisti, attraverso il cosiddetto gioco delle “Tre Campanelle”.
Nel corso delle stesse attività, i Carabinieri hanno inoltre sanzionato amministrativamente un cittadino giapponese, sorpreso a esercitare abusivamente l’attività di guida turistica all’interno del Colosseo, privo della necessaria abilitazione.
Infine, tre persone sono state sanzionate per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi dei Fori Imperiali. Anche in questo caso, è stato notificato l’ordine di allontanamento per 48 ore ed effettuata una sanzione amministrativa di 100 euro.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.