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Roma, Giubileo dei Giovani, la Polizia monitora le metropolitane, tre arresti

Il bilancio del piano "MetroQuestura" è di 400 persone identificate lungo i binari, a bordo dei convogli e su strada, e di 100 veicoli controllati. Sono tre gli arresti per reati in materia di droga, due in esecuzione di precedenti ordinanze di carcerazione

printDi :: 29 luglio 2025 17:55
Roma, Giubileo dei Giovani, la Polizia monitora le metropolitane, tre arresti

(AGR) Sono stati i binari e le stazioni di Cinecittà, Anagnina e la direttrice della Metro C i protagonisti del Piano ‘MetroQuestura’.Si tratta di un potenziamento mirato dei controlli che gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico mettono in campo per preparare l’approdo dei fedeli destinati a prendere parte al Giubileo dei Giovani.

Le Volanti del sottosuolo, che ormai da circa un anno corrono a bordo dei vagoni della metropolitana lungo binari, banchine e stazioni, operano in parallelo con equipaggi che battono, invece, le strade delle zone esterne agli scali della ‘Tube’ capitolina, al fine di attuare un protocollo operativo che mira alla prevenzione dell’incidenza della delittuosità, con particolare riferimento ai reati cui i fruitori ‘occasionali’ del trasporto pubblico su rotaia sono maggiormente esposti.

 
Nel mirino degli agenti sono in particolare i soggetti in transito lungo la “Tube” capitolina, poco familiari con l’area delle stazioni.Sono stati così intercettati pendolari della droga e soggetti con al seguito arnesi atti allo scasso, con ogni probabilità dediti alla commissione di reati predatori.

Bloccati e tratti in arresto anche un cittadino rumeno e un afgano su cui gravavano rispettivamente un mandato di arresto europeo per furto e per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.Il primo, di origini rumene, è stato intercettato dalle pattuglie della Polmetro lungo le banchine della stazione “San Giovanni”. L’altro è stato individuato dagli agenti del Commissariato Casilino in via Osteria del Finocchio. Entrambi sono stati associati in carcere in attesa dell’estradizione.

Calcando le strade del quartiere Anagnina, gli agenti hanno poi intercettato un quarantaseienne romano, incensurato, ma finito sotto la lente di ingrandimento degli investigatori del Commissariato Romanina per un sospetto giro di droga da lui gestito. Fermato per un controllo di polizia e sottoposto a perquisizione domiciliare, tra la penisola della cucina e le mensole, l’uomo custodiva insieme agli utensili 300 grammi droga tra cocaina, hashish e marijuana. Sparse tra i vari cassetti, sono poi state trovate banconote per un valore complessivo di circa 700 euro e fiale di sostanza dopante. Il quarantasettenne, romano d’origine, è stato arrestato perché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Dello stesso reato dovranno rispondere due pusher di origine rumena fermati dagli agenti del Distretto Casilino con al seguito 30 involucri di cocaina già suddivisa per la vendita al dettaglio.

Ancora in zona Anagnina, per due soggetti di etnia rom fermati a bordo di un furgone è scattata l’immediata denuncia quando, sottoposti a controllo veicolare, le buste -a loro dire contenenti materiale di risulta- hanno disvelato una scorta di cacciavite, punteruoli, chiavi inglesi ed altri arnesi atti allo scasso.

Il bilancio del piano al via da ieri è di 400 persone identificate lungo i binari, a bordo dei convogli e su strada, e di 100 veicoli controllati. Sono tre gli arresti per reati in materia di droga, due in esecuzione di precedenti ordinanze di carcerazione.

L’assetto sicurezza che corre lungo le rotaie va ad intensificarsi, all’alba dell’atteso appuntamento estivo giubilare, con i dispositivi rafforzati che, su strada, muovono nel centro storico della Capitale e lungo le arterie periferiche della città, dove da settimane sono già scattati servizi straordinari di controllo del territorio cadenzati giornalmente in diversi quartieri.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito

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