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Roma, fermata coppia di romeni per furto di Moka, bloccata la donna, arrestato il compagno, finito ai domiciliari

La donna è stata denunciata in stato di libertà, mentre per l'uomo, che aveva minacciato con un coltello l'addetto alla vigilanza del negozio che li aveva notati ed inseguiti prima di avvisare la polizia, sono scattati i domiciliari.

printDi :: 17 aprile 2025 18:01
Polizia gli agenti intervenuti commissariato Tuscolano

Polizia gli agenti intervenuti commissariato Tuscolano

(AGR) Era una sorta di “lista di nozze” fai da te quella che, l’altro pomeriggio, una coppia di cittadini rumeni aveva rimediato in modo improvvisato in un esercizio commerciale di Via Appia Nuova.

A contenere l “allestimento a costo a zero” della cucina del loro nido d’amore, sono stati gli agenti del Commissariato Tuscolano e delle Volanti, che li hanno intercettati in breve tempo dalla consumazione del furto.

 
È accaduto martedì, quando la coppia è entrata nello store per dirigersi subito verso il reparto elettrodomestici. Dopo un’accurata selezione tra i modelli classici e di design, i due hanno iniziato a svuotare gli scaffali per poi riporre le caffettiere nel giubbotto multitasche della donna e dirigersi verso l’uscita senza pagare.

La loro spesa a costo zero non è tuttavia passata inosservata all’addetto alla vigilanza che, dopo il vano tentativo di bloccarli, li ha rincorsi in direzione del parcheggio dove l’uomo, per guadagnarsi la fuga, lo ha minacciato puntando un coltello nella sua direzione.

Il tempestivo intervento degli agenti del Commissariato Tuscolano e delle Volanti, giunti sul posto a seguito di segnalazione al 1 1 2, ha consentito di intercettare dopo pochi istanti la donna.

Indosso, nelle tasche segrete che aveva abilmente cucito all’interno del giubbotto per nascondere la refurtiva, aveva ancora gli “acquisti” della lista di nozze in house: 13 modelli di caffettiere di diverso formato e modello, accuratamente scelte per allestire il loro nido d’amore.

La successiva attività info-investigativa avviata dai poliziotti ha consentito di associare un volto e un’identità all’uomo, incastrato da stato un selfie di coppia pubblicato sui social sulla donna. L’immagine, sovrapposta a quelle estrapolate dal sistema di video-sorveglianza dell’esercizio, ha restituito agli agenti il profilo di un cittadino rumeno, già noto alle banche dati per precedenti specifici.

L’altra “metà” della coppia è stata quindi intercettata qualche ora dopo, nei pressi del loro nido d’amore, mentre si trovava a bordo di un’auto in compagnia di altre due persone. Intimatogli l’alt, per lui sono scattate immediatamente le manette.L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato della Polizia di Stato disponendo per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari; per la donna, invece, è scattata la denuncia in stato di libertà.

Si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza passata in giudicato.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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