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Pomezia, tentata estorsione per la restituzione di un macchinario da stampa, in manette 27enne

L’imprenditore lo scorso aprile, aveva formalizzato una denuncia per il reato di appropriazione indebita, in relazione ad un macchinario da stampa industriale del valore di 345 mila euro. Successivamente l’imprenditore è stato contattato da un uomo che gli offriva la restituzione per 40 mila euro

printDi :: 21 ottobre 2025 21:55
Pomezia, tentata estorsione per la restituzione di un macchinario da stampa, in manette 27enne

(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato, in flagranza, un cittadino straniero di 27 anni, operaio, gravemente indiziato del reato di estorsione.

Nello specifico, l’imprenditore lo scorso mese di aprile, aveva formalizzato una denuncia querela presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Roma per il reato di appropriazione indebita, in relazione ad un macchinario da stampa industriale del valore di 345 mila euro. Successivamente, tramite piattaforma internet, l’imprenditore è stato contattato da un soggetto il quale gli offriva la restituzione del macchinario in cambio della somma di 40 mila euro, di cui 10mila mediante bonifico bancario e altri 30 mila in contanti.

 
I militari hanno così deciso di predisporre un servizio di osservazione, nei pressi del luogo dell’incontro, un magazzino in via Carlo Poma a Pomezia. Dopo aver documentato lo scambio di denaro tra l’imprenditore e lo straniero, i militari sono intervenuti bloccandolo.

Nel corso dell’attività, i militari hanno rinvenuto ulteriori parti del macchinario sottratto in altri due magazzini della zona. Il 27enne è stato arrestato e condotto presso il carcere di Velletri mentre il comodatario dei magazzini è stato denunciato per appropriazione indebita.L’arresto è stato convalidato.Si precisa che, considerato lo stato dei procedimenti (indagini preliminari), gli indagati devono intendersi innocenti fino a eventuale accertamento definitivo di colpevolezza. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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