Ostia: Da piazza Anco Marzio unanime 'no' alla Fiera di Natale

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Dalle 17 hanno chiuso 72 esercizi compresi nell’area pedonale, si calcola che in tutto il X Municipio il 50% dei commercianti hanno partecipato per solidarietà alla serrata di protesta. Luci spente e negozi chiusi anche nella vicina via Pietro Rosa. Nella piazza è stato esposto un lungo striscione sul quale era scritto lo slogan della manifestazione: “Chiudere oggi per non chiudere domani”. Un cartello esibito dai commercianti della piazza diceva: “Difendiamo l’angolo più bello di Ostia, mettendo da parte ogni interesse personale”.
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Da piazza Anco Marzio, via dei Misenati, via Lucio Coilio e via della Stazione Vecchia, dagli esercenti del Centro Commerciale Naturale arriva un segnale importante per l’amministrazione pubblica: i commercianti hanno richiesto a gran voce il loro diritto a partecipare alla gestione del territorio, a partire dalle chiusure domenicali ed a finire, appunto, con le sedi prescelte per i mercati rionali e stagionali.
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Ferma è stata, comune, la condanna dell’Ascom che annuncia lotta dura, con tanto di ricorso al Tar in partenza, per bloccare il mercato.
“Mentre il I Municipio restituisce dignità a Piazza Navona – si legge, infatti, su una nota diffusa dall’Ascom - trovando un accordo con i commercianti per eliminare il groviglio di banchi e oggetti che spesso hanno poco a che fare con il Natale, il X Municipio ha autorizzato un vero suk nel centro storico di Ostia senza alcun rispetto per gli operatori commerciali che tutto l'anno si impegnano per la valorizzazione dell'isola pedonale. Colpisce >- continua la nota - l'intransigenza del presidente Andrea Tassone, la sua assoluta mancanza di volontà nel ricercare una mediazione con chi, in altre occasioni (vedi la manifestazione “Ottobre al mare”), ha offerto un importante contributo in un'ottica totalmente collaborativa. Se il Municipio non dimostra di voler rivedere le sue scelte, aprendo un serio confronto con gli operatori del CCN, le manifestazioni di protesta proseguiranno e saranno ancora più clamorose”.
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Il mercatino sarebbe incompatibile con le attività commerciali del Centro Commerciale Naturale ed andrebbe a togliere gli ultimi posti auto a disposizione della zona, intralciando la viabilità e soprattutto, sottolineano gli esercenti, è stata una decisione che è stata assunta senza alcuna concertazione dall’amministrazione municipale.