Oscurati venti siti web, vendevano farmaci on-line anti-covid-19
Il mercato virtuale come già emerso in precedenti controlli, è diventato un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci, molto spesso non autorizzati, che vantavano proprietà in grado di prevenire e curare diverse patologie, compreso il COVID
(AGR) Nel quadro dell’attività del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute in relazione all’emergenza sanitaria connessa con la diffusione dell’epidemia di COVID-19 e volta, in particolare, al monitoraggio dell’offerta in vendita sul web di medicinali. Il mercato virtuale veicolato dalla rete internet, infatti, come già emerso in precedenti controlli, è diventato un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci ad uso umano, molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e che vantavano proprietà in grado di prevenire e curare diverse patologie, tra le quali il COVID-19.
In tale contesto, i Carabinieri della Sezione Analisi del Reparto Operativo, nell’ambito di una collaudata collaborazione tra la Specialità e il Ministero della Salute finalizzata al contrasto al cybercrime farmaceutico, hanno dato esecuzione a ulteriori 20 provvedimenti d’inibizione all’accesso (cd. “oscuramento”) emessi dalla Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Dicastero, su proposta del citato Reparto, nei confronti di altrettanti siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori fittizi, sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di medicinali sottoposti a particolari restrizioni all’utilizzo clinico.
In taluni casi, i medicinali venivano presentati sui siti web oscurati facendo riferimento a non meglio indicati studi scientifici asseritamente dimostranti l’efficacia degli stessi nella cura del COVID-19.
Presenti anche farmaci contenenti l’antibiotico azitromicina, in relazione al quale l’AIFA ha fornito ai clinici elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto fra i benefici e i rischi sul singolo paziente.
Con i provvedimenti ora eseguiti, salgono a 112 i siti oscurati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute dall’inizio dell’emergenza pandemica.
Nella circostanza, nel rinnovare l’invito ad attenersi solo alle indicazioni fornite dagli Organi ufficialmente preposti, consultando i relativi siti istituzionali, in merito alla presenza di offerte sul web di farmaci non autorizzati o di dubbia provenienza, è opportuno ribadire che la vendita e l’acquisto di “medicinali con obbligo di prescrizione” attraverso internet non solo sono sempre vietati dalla normativa italiana, ma sono soprattutto estremamente pericolosi per la salute, non essendovi affatto contezza né della reale composizione degli stessi, né delle corrette modalità di produzione e conservazione, né degli effetti che la loro assunzione può cagionare. È, altresì, importante ricordare che l’offerta in vendita e la pubblicità dei “medicinali senza obbligo di prescrizione” (SOP/OTC) possono essere effettuati on line solo attraverso i siti di farmacie ed esercizi espressamente autorizzati secondo quanto previsto dal decreto legislativo 24 aprile 2006 n. 219, il cui elenco è consultabile sul sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it), riconoscibili attraverso il previsto Logo Identificativo Nazionale che deve essere chiaramente visibile su ciascuna pagina del sito web dedicata ai medicinali.