Fare il bagno in piscina....il decalogo per la sicurezza
Giornata Mondiale per la Prevenzione dell’Annegamento, il presidente Ferruccio Alessandria (Assopiscine): “La prevenzione comincia dall’informazione, dalla manutenzione delle strutture e dal rispetto delle regole”. Ruolo fondamentale nella prevenzione viene svolto dall’educazione all’acquaticità


bagno in piscina foto pixabay
(AGR) In occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione dell’Annegamento, Assopiscine rinnova il suo impegno nella promozione della cultura della sicurezza negli impianti natatori, pubblici e privati.
L’annegamento è infatti una delle principali cause di morte accidentale tra i bambini e i giovani adulti in tutto il mondo. Anche in Italia, ogni anno, si registrano decine di episodi evitabili con la giusta attenzione. Un ruolo fondamentale nella prevenzione è svolto dall’educazione all’acquaticità, che permette a bambini e adulti di acquisire familiarità con l’acqua, imparare a gestire le proprie reazioni in caso di difficoltà e sviluppare competenze essenziali per la sicurezza. Avvicinarsi all’acqua in modo graduale e consapevole fin dalla prima infanzia non solo riduce i rischi di incidenti, ma rafforza anche la fiducia e il rispetto per l’ambiente acquatico.
Per questo motivo, Assopiscine in occasione di questa importante giornata rilancia il suo decalogo per la sicurezza in piscina, rivolto a gestori, famiglie e frequentatori di ogni età, ricordando che la prevenzione passa anche attraverso una maggiore consapevolezza e familiarità con l’acqua.
Ecco le 10 regole per andare in piscina senza rischi:
Mai senza sorveglianza – I bambini, gli anziani e le persone con disabilità non devono mai restare soli nei pressi della piscina. E’ indispensabile la presenza costante di un adulto responsabile.
Tuffi solo dove è sicuro – È vietato tuffarsi in zone con profondità inferiore a 1,5 metri. È fondamentale segnalare le profondità con cartelli ben visibili, per prevenire traumi gravi alla testa o alla colonna vertebrale.
No ad alcol e sostanze in acqua – Chi è sotto l’effetto di alcol, stupefacenti o farmaci ad azione sedativa non dovrebbe accedere alla vasca. Anche un momento di disorientamento può avere conseguenze fatali.
Obbligo di doccia pre-vasca - effettuare una doccia completa prima dell’ingresso riduce l’introduzione di contaminanti organici e migliora l’efficacia del trattamento disinfettante.
Cuffia sempre obbligatoria - Indossare la cuffia evita il rischio di risucchiamento vicino alle bocchette di aspirazione, migliora la filtrazione e favorisce l’efficacia del trattamento chimico dell’acqua.
Barriere e allarmi salvano vite – Le piscine private e residenziali devono essere dotate di recinzioni, coperture certificate o allarmi perimetrali, per evitare ingressi accidentali, in particolare da parte dei bambini.
Il primo soccorso può fare la differenza – Il personale addetto deve essere formato in BLS-D (rianimazione cardiopolmonare con defibrillatore) e pronto ad agire. Ogni impianto deve avere un piano di emergenza attivo e conosciuto.
Segnaletica chiara all’ingresso - Gli impianti pubblici devono esporre in modo ben visibile tutte le regole di accesso e comportamento, per garantire sicurezza e consapevolezza a ogni bagnante.
Conformità alle normative europee - Ogni impianto deve rispettare gli standard di sicurezza e igiene previsti dagli enti certificatori europei, a tutela della salute pubblica.
Fare il bagno lontano dai pasti