Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

Arrestato a Rimini cittadino ucraino indiziato per il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream

Operazione dei Carabinieri su mandato di arresto europeo: il 49enne fermato a San Clemente, indagato per l’attacco ai gasdotti Nord Stream nel Mare del Nord

printDi :: 21 agosto 2025 20:57
Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini

Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini

(AGR) Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini hanno eseguito un’operazione che ha portato all’arresto di un cittadino ucraino di 49 anni, destinatario di un Mandato di Arresto Europeo (MAE) emesso dalla Corte Federale Tedesca su richiesta della Procura Generale Federale.

L’uomo è indiziato di aver preso parte, insieme ad altri complici, al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, avvenuto nel Mare del Nord il 26 settembre 2022. Secondo le ipotesi investigative, il 49enne avrebbe ricoperto un ruolo di coordinamento nell’operazione che prevedeva la collocazione di cariche esplosive nei pressi dell’isola danese di Bornholm. Le detonazioni causarono gravi danni alle infrastrutture strategiche che trasportano gas russo verso l’Europa.

 
La presenza dell’uomo sul territorio nazionale è stata segnalata dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione SIReNE – FAST, in contatto con le autorità estere. Dopo accurate indagini, i Carabinieri hanno individuato il sospettato in una struttura ricettiva a San Clemente (RN), dove soggiornava con la sua famiglia.

Il blitz è scattato nelle prime ore della mattina: i militari hanno circondato il bungalow e, senza che l’uomo opponesse resistenza, hanno proceduto all’arresto.

Su disposizione della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bologna, il cittadino ucraino è stato trasferito presso la casa circondariale di Rimini, in attesa delle procedure di estradizione.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE