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Acilia, allarme coronavirus, si entra uno per volta all'Agenzia delle entrate

Tutti in fila ad Acilia e dinanzi agli studi medici, entrare uno per volta per evitare assemblamento e la trasmissione del virus però potrebbe essere controproducente

printDi :: 24 febbraio 2020 16:03
Acilia, allarme coronavirus, si entra uno per volta all'Agenzia delle entrate

Acilia, allarme coronavirus, si entra uno per volta all'Agenzia delle entrate

(AGR) L’allarme coronavirus scatta anche sul litorale. Negli studi medici si entra solo in tre per volta per evitare assembramenti e la possibile diffusione del virus. Sui trasporti, Roma-Lido e linea B lo sciopero (consentito nonostante il coronavirus) obbliga i pendolari a viaggiare in vagoni e bus affollati. Sulla via del mare traffico rallentato per l’avvio dei lavori per indagini geognostiche. E per finire….in controtendenza, questa mattina all’Agenzia delle Entrate ad Acilia, si è verificato qualcosa di surreale:dall’apertura dell’ufficio è stato permesso di entrare ad una persona alla volta, spiegando il provvedimento a causa dell’emergenza CoronaVirus.

“Questo provvedimento preso – ha detto Pierfrancesco Marchesi, consigliere municipale FdI - non solo ha formato una lunga  fila, formata per lo più da persone che avevano previsto una dilazione di pagamento (com’è noto i pagamenti vanno effettuati entro il giorno previsto e non oltre, visto che l’agenzia non era prevista una nuova scadenza)". "La fila formatasi al di fuori degli uffici si è ingrossata di ora in ora. Inoltre,- ha aggiunto Francesco Bucci (FdI) - ha costretto le persone a restare al freddo ed al vento. Una situazione limite che potrebbe quindi portare ad un incremento delle influenze e dei malanni di stagione che, in questa fase potrebbero essere scambiati per il virus cov-2019”.

 
“Se la situazione a Roma è così grave da non consentire l’ingresso in un ufficio, - continua Marchesi - chiediamo ufficialmente alla Sindaca di Roma o al presidente della regine Lazio Zingaretti di darci delle spiegazioni in merito. Gli uffici pubblici devono assumere provvedimenti seri, ove necessari, che non diventino però un arma a doppio taglio, in questo momento delicato”.

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