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COVID-19, Codacons Lombardia: più di 4.000 operatori sanitari mancano all'appello perché positivi

printDi :: 17 novembre 2020 12:17
COVID-19, Codacons Lombardia: più di 4.000 operatori sanitari mancano all'appello perché  positivi

(AGR) I dati che fanno riferimento allo scorso 11 novembre parlano chiaro: più di 4mila tra medici ed infermieri positivi in Lombardia mancano all'appello, contribuendo alla situazione di difficoltà di molte delle strutture ospedaliere della Regione (solo 470 a Brescia).

Se già la cronica mancanza di posti letto, a cui la Regione non ha adeguatamente sopperito durante il periodo intercorso tra maggio di quest'anno e settembre, rappresenta un problema molto grave, tali posti, se anche venissero trovati, sarebbero praticamente inutili senza personale medico-sanitaria in grado di curare i pazienti.

 
Pertanto, la priorità del nostro sistema dovrebbe essere quella di tutelare a 360 gradi senza indugio tutti i membri del personale sanitario, ma così di fatto non è. Perché dopo mesi in cui si è passati a chiamarli "eroi" si è in fretta dimenticato (o fatto finta di dimenticare) quelle che sono le giuste richieste che tale categoria chiede allo Stato.

"Purtroppo non si può non puntare il dito, ancora una volta, verso la pessima gestione della pandemia a livello regionale, infatti, il personale medico-sanitario non è stato adeguatamente tutelato dal rischio di contrarre il Covid-19, lo dimostra il numero enorme di positivi riscontrato - denuncia il Presidente Marco Donzelli - nel corso dei mesi e delle settimane abbiamo infatti raccolto numerose segnalazioni che parlano di: dispositivi di protezione insufficiente e spesso non adeguati a trattare pazienti Covid-19; scarsa organizzazione delle strutture in cui essi lavorano, che non riesce a tener separati pazienti Covid da pazienti non-Covid contribuendo così a diffondere il contagio; assenza di specifica copertura assicurativa che tuteli gli operatori sanitari dal rischio di contrarre il Covid-19; e per ultimo, una retribuzione spesso insufficiente. Di queste legittime richieste ci faremo portavoce verso il Ministero della Salute, chiedendo tutela e rispetto verso una categoria senza la quale avremmo dovuto già arrenderci alla pandemia globale." 

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